Notizie

Orari estivo della Fondazione Montanelli Bassi

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Si comunica che  a partire dal 1 giugno compreso la Fondazione Montanelli Bassi seguirà l’orario estivo di apertura al pubblico. L’orario sarà il seguente:

GIUGNO E LUGLIO
- martedì e  giovedì dalle 9,00 alle 13,00; sabato e domenica dalle 15 alle 19
Sarà possibile visitare la sede in altri giorni e fasce orarie, su prenotazione, contattando il 3281289087

AGOSTO
-la Fondazione resterà chiusa al pubblico.
Aperture e visite straordinarie su prenotazione, contattando il 3281289087

 

Per informazioni generali:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;   www.fondazionemontanelli.it

 
 
 
 

ll Premio di scrittura Indro Montanelli 2019 a Viviano Domenici. A Virginia Della Sala il Premio Giovani

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ll Premio di scrittura Indro Montanelli 2019 a Viviano Domenici. A Virginia Della Sala il Premio Giovani

Il Premio Nazionale di scrittura Indro Montanelli 2019 (Premio alla carriera) sarà assegnato quest’anno a Viviano Domenici, nato a Livorno nel 1940, creatore e per decenni caporedattore delle pagine “Scienza” del Corriere della Sera. 

 A Virginia Della Sala (classe 1989), giornalista del 'Fatto Quotidiano', va il Premio Giovani.

 Lo ha deciso la giuria composta da Francesco Sabatini, Paolo Mieli, Andrée Ruth Shammah, Marco Ballarini, Ferruccio de Bortoli.I premi saranno consegnati nel prossimo autunno a Fucecchio.

 Ulteriori informazioni sul sito della Fondazione Montanelli Bassi 

http://www.fondazionemontanelli.it


Risale al tempo della guerra di Finlandia (1939-1940) e non al 1956 la foto icona di Montanelli

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Risale al tempo della guerra di Finlandia (1939-1940) e non al 1956 la foto icona di Montanelli


Dopo un’accurata ricerca e grazie all’acquisto della rivista ’Tempo’ del 22 luglio 1943 la Fondazione Montanelli Bassi è finalmente in grado di chiarire la data della famosa foto icona del giornalismo in cui compare Indro Montanelli, che, seduto su una pila di giornali, batte un servizio sulla sua macchina per scrivere.

Essa  non risale – come spesso si dice – al 1956, al tempo della rivolta di Budapest, ma ad almeno una quindicina di anni prima.

La foto compare infatti già sul periodico “Tempo” del 22 luglio 1943 a corredo di un articolo di Emiliano Zazo in cui si racconta, tra l’altro, il successo dei suoi reportage dai fronti di guerra, in particolare da quello della guerra russo finlandese dell’inverno 1939-1940. Ed è proprio a quel periodo che la fa risalire una testimonianza dello stesso Montanelli in un’intervista televisiva, nel corso della quale dichiarò che la foto era stata scattata durante un suo ritorno dal fronte finlandese.

Pertanto è anche da escludere che la macchina che poggia sulle ginocchia di Indro sia una Lettera 22, realizzata invece negli anni Cinquanta. 

Interpellato da noi, Umberto Di Donato, fondatore nel 2006 del Museo della macchina da scrivere a Milano, ci ha dichiarato:" L’unica portatile italiana del periodo che corrisponde nella parte posteriore inquadrata nella foto è la ICO - MP1 , la prima macchina Olivetti prodotta dal 1932 in avanti, e antecedente la Lettera 22. Certamente Montanelli nella sua lunga carriera ha usato molte macchine, tra cui le più note e riprese in alcune sue foto sono: la Lettera 22, la Lettera 32 e anche una successiva Lettera 88.

Fatta questa precisazione, non ci resta che confermare il valore simbolico di questa immagine, vera e propria icona del giornalismo.  

Arezzo | Alla Casa Museo Ivan Bruschi inaugura la mostra Vento dal Nord

Arezzo | Alla Casa Museo Ivan Bruschi inaugura la mostra Vento dal Nord


Invito Mostra Vento dal Nord

Lucca | Grande successo e partecipazione di pubblico agli eventi in ricordo di Boccherini nell’anniversario della morte

Lucca | Grande successo e partecipazione di pubblico agli eventi in ricordo di Boccherini nell’anniversario della morte

La ricollocazione della targa commemorativa del compositore lucchese, in Via della Dogana 9, di fronte all’Albergo San Martino, è stato il momento più significativo della 5^ edizione dell’Omaggio a Luigi Boccherini, manifestazione di commemorazione nel giorno dell’anniversario della morte.
La targa era stata qui collocata nella seconda metà dell'Ottocento, su iniziativa della Società del Quartetto, nata a Lucca nel 1862, per indicare il luogo dove "Dimorò Luigi Boccherini Lucchese inventore del quartetto strumentale" e vi trascorse alcuni anni della propria vita.
“Ricostruire i luoghi della musica è necessario per rendere omaggio a una città che ha offerto al mondo grandi musicisti – ha dichiarato il sindaco Alessandro Tambellini -. C'è bisogno di un itinerario musicale per dare ai giovani maggior conoscenza e consapevolezza di ciò che è stata la nostra città”.
“Proprio agli inizi del Novecento – commenta Gabriella Biagi Ravenni presidente del Centro studi Giacomo Puccini - quando la città riempiva di onoranze Carlo Angeloni, l'altro grande maestro lucchese Giacomo Puccini scriveva in una lettera alla sorella Ramelde “... e pensare che Boccherini non ha che una lapide sul muro d'un casino!” La lapide era infatti su un edificio che ospitava una casa di tolleranza”.
In occasione delle celebrazioni per commemorare nel giorno dell’anniversario della sua morte il compositore lucchese Luigi Boccherini, che si si spense a Madrid il 28 maggio 1805, è stato organizzato un ricco e variegato programma di eventi, che sono iniziati alle ore 11:00 nella Chiesa di San Francesco davanti alla tomba del compositore con l’esecuzione musicale del componimento Quartetto per archi G164 da parte degli studenti dell’ISSM «Luigi Boccherini», per proseguire con la ricollocazione della targa commmerativa, e la presentazione del volume Le Sinfonie di Luigi Boccherini. Contesti, fonti, analisi, curato da Marco Mangani, Germán Labrador e Matteo Giuggioli per il Centro studi Luigi Boccherini, Ed. Olschki da parte di due studiosi di eccezione: Gabriella Biagi Ravenni e Guido Salvetti. Il volume, che raccoglie saggi di studiosi di tutto il mondo, si articola in tre sezioni: contesti, fonti, analisi, che corrispondono a livelli d’indagine fondamentali per la ricostruzione e per l’approfondimento storiografico sulle sinfonie di Boccherini.
La giornata boccheriniana si è conclusa con un tutto esaurito al bellissimo concerto nella Chiesa di Santa Caterina con musiche di Boccherini e Mendelssohn eseguite dal violinista Paolo Ardinghi, dalla violoncellista Elida Pali e dal pianista Federico Rovini con l’esecuzione, realizzato in collaborazione con l’ISSM «Luigi Boccherini».
La manifestazione rientra nel calendario della rassegna Il Settecento musicale a Lucca e si realizza grazie ai contributi del Comune di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e con la collaborazione dell’Istituto Musicale Luigi Boccherini, la Fondazione Giacomo Puccini, il Centro Studi Giacomo Puccini.

Amico Museo 2019- alla scoperta della Casa-Museo Sigfrido Bartolini


Casa Museo Sigfrido Bartolini Tavolo interattivo Touchscreen 3

Amico Museo 2019

Pistoia

Alla scoperta della

Casa - Museo Sigfrido Bartolini

Una start up di idee: quel che permane e quel che si trasforma”

 

"Ho avuto un'idea pazza e stupenda!" aveva scritto Sigfrido Bartolini
pensando all'illustrazione del suo famoso “Pinocchio” del centenario.
Le idee pazze continuano ad essere il motore ed il cuore nella vita della Casa Museo.

 

La Casa-Museo di Sigfrido Bartolini
è l'hub che connette la ricchezza del suo Archivio, della sua opera artistica e letteraria
con le nuove pratiche tecnologiche. Software, video, mappe interattive
per una lettura guidata della memoria che si apre a nuove interazioni.

 

In occasione del cinquecentenario di Leonardo da Vinci

la Casa - Museo,offre inoltre una delle sue la particolarità: quella di poter ammirare
una “Ultima Cena (1954) realizzata dal giovane ventiduenne Sigfrido Bartolini, con una tecnica pittorica, insolita e particolarissima, il monotipo.
L'artista, pur avendo bene in mente l'affresco di Leonardo, ne attualizza la scena, ambientandola in un paesaggio tipicamente toscano e inserendo la rappresentazione della “Cena” in una particolare architettura rurale, sobria ed elegante. 

Anche i dodici apostoli che siedono a tavola con il Cristo, sono giovani,
contemporanei di Sigfrido Bartolini, che li ritrae in abiti moderni:
montgomery, colli alti, giacche, cravatte.

 

Eccezionalmente, nei giorni di Amico Museo sarà in esposizione,
e si potrà sfogliare, il raro e 
monumentale
catalogo della mostra milanese, su Leonardo da Vinci, del 1936.


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Visite guidate alla Casa Museo Sigfrido Bartolini18 maggio - 2 giugno 2019

Tutti i giorni, previa prenotazione ore 10,00-13,00 / 15.00-18,00

Contatti 328 8563276 / 0573 451311

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.            www.sigfridobartolini.it

 




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