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Lucca | Versetti inediti per organo del giovane Puccini a Lucca Classica Music Festival

Lucca | Versetti inediti per organo del giovane Puccini a Lucca Classica Music Festival

Il Centro studi Giacomo Puccini a Lucca Classica Music Festival

venerdì 3 maggio Palazzo Ducale - Sala Ademollo ore 12.15
PRESENTAZIONE DEGLI INEDITI PER ORGANO DI GIACOMO PUCCINI
a cura del Centro studi Giacomo Puccini, in collaborazione con Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini e della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini
Intervengono:
Gabriella Biagi Ravenni, presidente Centro studi Giacomo Puccini CSGP
Virgilio Bernardoni, presidente Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini ENOGP
Giovanni Godi, presidente Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini
Claudio Toscani, consigliere Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini
Ingresso libero

domenica 5 maggio Chiesa di S. Pietro Somaldi ore 12.15 con replica alle 16.15
I VERSETTI PER ORGANO DEL GIOVANE GIACOMO PUCCINI E IL CANTO GREGORIANO
in collaborazione con Centro studi Giacomo Puccini, Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini
Prima ripresa in tempi moderni
Liuwe Tamminga, organo
Vincenzo Di Donato, Matteo Valbusa, Brad Carlton Sisk, voci

Ingresso gratuito con biglietto da prenotare alla biglietteria del Teatro del Giglio. Programma dettagliato su: https://www.luccaclassica.it/i-versetti-per-organo-del-giovane-giacomo-puccini-e-il-canto-gregoriano/


Lucca | Le attività del Museo Puccini in occasione di Lucca Classica music festival

Lucca | Le attività del Museo Puccini in occasione di Lucca Classica music festival
locandina attività per bambini e famiglielocandina visite guidate






















Lucca | Boccherini sulle mura

Lucca | Boccherini sulle mura

Boccherini sulle mura llogo


Sabato 4 maggio 2019 ore 16.15
Lucca | Complesso San Micheletto, Sala dell’Affresco 
via San Micheletto, 3  

(causa maltempo non si svolgerà come di consueto sulle mura urbane)

BOCCHERINI SULLE MURA
XI ANNO

a cura del Centro Studi Luigi Boccherini
Concerto di chiusura di Io e Luigi veri amici
un progetto didattico del Centro studi Luigi Boccherini a cura di Carla Nolledi 

MUSICHE DI BOCCHERINI, GEMINIANI, MODUGNO, PIAZZOLLA, PUCCINI, RODGERS, RAMEAU, WILLIAMS

Partecipano:
Orchestra Giovanile “E. Pea”
Scuola secondaria di I° grado a indirizzo musicale di Porcari (LU)

Boccherini’s Cantina Band
Orchestra di flauti dolci “L. Nottolini”

Scuola secondaria di I° grado di Lammari (LU)

Programma completo su: http://www.luigiboccherini.it/page.php?page=571&langId=1
In collaborazione con Associazione musicale Lucchese e https://www.luccaclassica.it/


La Casa Natale Salvatore Quasimodo di Modica entra a far parte delle Case della Memoria

La Casa Natale Salvatore Quasimodo di Modica entra a far parte delle Case della Memoria

La casa natale del Premio Nobel 1959 per la Letteratura entra a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Con il suo bagaglio di arte, suggestione e memoria, il MuseoCasa Natale Salvatore Quasimodo di Modica (RG), gestito dall’associazione Proserpina e ospitato nella casa in cui il poeta nacque il 20 agosto del 1901, è entrato a far parte della rete nazionale di case museo di personaggi illustri presenti sul suolo italiano. Oltre alla Casa Natale di Salvatore Quasimodo, il Comitato Scientifico ha dato il via libera per l’ingresso nell’Associazione di altre quattro case: la Villa Giannini Tinti-Villa Garibaldi a Castelfiorentino (FI), il Museo Casa Francesco Baracca a Lugo (RA), la Casa Museo don Giovanni Verità a Modigliana (FC), la Casa Ugo Tognazzi a Velletri (RM). È la prima volta che in una sola riunione del Consiglio Direttivo ben cinque case entrano a far parte dell’Associazione.

«È bello poter annunciare che la terza casa siciliana che entra a far parte della nostra rete è quella di Salvatore Quasimodo – ha commentato Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un poeta, un premio Nobel e un personaggio di straordinario spessore che rende la nostra associazione ancora più ricca di significato». «Avere nella nostra rete la casa natale di un gigante come Salvatore Quasimodo – ha aggiunto Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – è un bellissimo segnale: il segnale che il nostro lavoro di promozione delle Case della nostra rete è riconosciuto e apprezzato. Con questo ingresso si aggiunge un nuovo e importante tassello al mondo delle Memoria che giorno per giorno cerchiamo di costruire». Presidente e vicepresidente ringraziano per questo importante ingresso il coordinatore delle Case della Memoria siciliane, Giuseppe Nuccio Iacono, che sta svolgendo un lavoro prezioso per incrementare la rete e renderla sempre più radicata nella Regione.

Il Museo Casa Natale Salvatore Quasimodo si trova nel centro storico di Modica in via Posterla 84. Il museo è ospitato all’interno della casa dove il Premio Nobel per la letteratura nacque il 20 agosto del 1901. La casa natale si trova al primo piano di una palazzina che affaccia sulla strada, di fronte alla chiesa madre di San Pietro. È composta da cinque ambienti: l’ingresso, lo studio, la camera da letto, due stanzette aperte nel 2016 e adibite a sala video e sala lettura.

Nei due ambienti principali (lo studio milanese e la camera da letto) sono custoditi mobili e oggetti appartenuti al grande letterato e si ha l'occasione per ammirare fotografie autografate, edizioni speciali delle opere Quasimodiane, cimeli appartenuti al Poeta, testimonianza della grandezza delle sue opere. Il Museo rappresenta un vero luogo della memoria, in cui si può riuscire a cogliere l'essenza della storia che vi si racconta e dell'arte che vi si manifesta attraverso il ricordo e la riflessione. Ma è anche il vivo racconto di un'epoca, della società che si riferisce ad essa e del territorio di cui fa parte, attraverso la scoperta della personalità, dell'opera e delle emozioni del grande poeta che vi nacque.

Lo stabile si presenta in buone condizioni ma necessita di interventi di manutenzione. N negli anni in cui l’associazione Proserpina ha assunto la gestione della casa museo sono stati eseguiti numerosi interventi manutentivi, sia interni sia esterni, per rendere l’ambiente più accogliente, funzionale ed elegante. L’associazione Proserpina, presieduta da Marinella Ruffino e composta dalle socie Manuela Modica e Maria Antonella Cilia, in questi anni ha promosso iniziative, programmi ed eventi con l’obbiettivo di diffondere in maniera sempre più ampia l’opera del Nobel, approfondire alcune tematiche specifiche della sua opera e valorizzare il patrimonio librario, materiale e immateriale che fa riferimento al mondo quasimodiano.

 

Emilio Isgrò per la Battaglia di Anghiari

Anghiari (AR) | Emilio Isgrò per la Battaglia di Anghiari


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La Casa Museo Don Giovanni Verità di Modigliana entra a far parte delle Case della Memoria

La Casa Museo Don Giovanni Verità di Modigliana entra a far parte delle Case della Memoria

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Modigliana, 24 aprile 2019 – È la casa in cui visse il sacerdote divenuto famoso per aver offerto, nei giorni dal 21 al 23 agosto 1849, un rifugio sicuro a Giuseppe Garibaldi. La Casa Museo Don Giovanni Verità, di proprietà del Comune di Modigliana (FC) che è anche Museo Storico Risorgimentale, rinnovato e riaperto al pubblico il 10 settembre 2017, entra a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Oltre alla Casa Museo don Giovanni Verità, il Comitato Scientifico ha dato il via libera per l’ingresso nell’Associazione di altre quattro case: la Villa Giannini Tinti-Villa Garibaldi a Castelfiorentino (FI), il Museo Casa Francesco Baracca a Lugo (RA), laCasa Ugo Tognazzi a Vercelli (RM), la Casa Natale di Salvatore Quasimodo a Modica (RG).
«Siamo davvero soddisfatti per l’ingresso di queste nuove case – ha commentato Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – tutte di grande valore culturale. È la prima volta che in una sola riunione del Consiglio Direttivo ben cinque case entrano a far parte dell’Associazione, dopo aver ricevuto il vaglio e il parere positivo del Comitato Scientifico». «In questi anni – ha proseguito Marco Capaccioli, vicepresidente dell’associazione - la nostra rete ha avuto uno straordinario sviluppo ed è una grande soddisfazione per noi poter annunciare un numero di nuovi ingressi così consistente. Crediamo che sia un ottimo risultato anche per il lavoro di promozione delle Case della nostra rete portato avanti fino ad oggi». 
Il museo ha sede nella casa in cui visse Don Giovanni Verità, il sacerdote modiglianese divenuto famoso per aver offerto, nei giorni dal 21 al 23 agosto 1849, un rifugio sicuro a Giuseppe Garibaldi, braccato da Austriaci e Pontifici. L'edificio, che conserva intatta l'originaria struttura di piccola casa borghese dell'800, fu acquistata dal Comune di Modigliana, prima della demolizione, a cui l'aveva destinata la proprietaria per ampliare l'adiacente dimora. Con decreto dell'allora Capo del Governo, Benito Mussolini, la casa fu dichiarata monumento nazionale e trasformata dal Comune di Modigliana nel museo risorgimentale intitolato al sacerdote patriota Don Giovanni Verità. 
Col passare degli anni, il Museo si è ampliato acquisendo altri settori espositivi in modo da raccontare l'intera storia di Modigliana che ha un passato illustre: fu la romana Castrum Mutilum, la medievale Mutilgnano, culla della famosa dinastia dei Conti Guidi, il seicentesco centro culturale, che vide la nascita dell'Accademia degli Incamminati, l'ottocentesca comunità liberale e progressista che diede un importante contributo di idee e di sangue al Risorgimento italiano. La sezione risorgimentale occupa il primo piano ed una parte del seminterrato dell'edificio, cioè lo spazio del palazzo abitato dal Canonico Verità e dai suoi genitori.
Dall'ingresso su via Garibaldi si accede a quello che fu una sorta di tinello e che ora vede alle pareti due paliotti d'altare provenienti dalla Chiesa di San Rocco, dove officiava il sacerdote patriota e alcune lapidi a ricordo della figura di Don Giovanni e del salvataggio di Giuseppe Garibaldi. Quando la casa era abitata da Don Giovanni, vi trovavano spazio molte gabbie di richiami perché il Canonico era un appassionato cacciatore. Questa sua grande passione, gli consentiva di aggirarsi di giorno e di notte per boschi e sentieri nascosti senza destare sospetti e gli consentì anche di ottenere un salvacondotto per entrare nello Stato Pontificio nei mesi in cui, nel territorio del Granducato, la caccia era vietata, mentre era ancora aperta nello Stato vicino. Modigliana infatti faceva parte del Granducato di Toscana e si trovava proprio sul confine con le Legazioni Pontificie. 
Segue l'ampia sala, dove sono esposti documenti e cimeli, che ci parlano della figura del padre di Don “Zvan”, il notaio Francesco, di idee liberali, che aveva combattuto nell'esercito napoleonico agli ordini del generale Massena e che era stato Presidente dell'illustre Accademia degli Incamminati (la quale vantava come soci, gli appartenenti all'elite culturale progressista della Toscana), della personalità del Canonico Verità, della sua attività “politica”, del salvataggio di molti patrioti ed in particolare di Garibaldi e della lunga amicizia che nacque da questo storico incontro. Sono in mostra oggetti appartenenti al sacerdote, documenti, che attestano l'attività patriottica e culturale del padre, la partecipazione di Don Giovanni a cospirazioni, moti e guerre d'Indipendenza, la sua corrispondenza con altri patrioti ed in particolare quella intercorsa, fino alla morte del Generale, con Garibaldi. Altri preziosi cimeli, come bandiere, divise, manifesti, attestano il contributo offerto dai volontari modiglianesi alle guerre d'Indipendenza ed alle imprese garibaldine.
Lungo il corridoio, che porta al poggiolo, sul giardino si trova una sequenza di fotografie che narrano la vicenda della salma di Don Verità, un sacerdote che ebbe funerali civili perché, con una sua dichiarazione in punto di morte, condannava una Chiesa temporale lontana dalla “vera religione di Cristo”. Sullo stesso corridoio si apre la camera da letto di Don Giovanni: che accolse il fuggiasco Giuseppe Garibaldi, nelle notti del 21 e 22 agosto 1849 e lo ospitò anche quando, trionfalmente accolto dalle Autorità, egli tornò nell'ottobre del '59, a salutare l'amico. Il giardino, un tempo orto, completamente riallestito, ospita oggi eventi di carattere culturale; da questo si accede alla cucina della famiglia Verità. 
Su una parete è visibile lo sportello che chiude il pozzo della casa. Esso non era solo una riserva d'acqua, ma anche un'importante via di fuga per ricercati, nascosti dal sacerdote. Grazie a questo pozzo, nonostante le diverse perquisizioni che Don Giovanni dovette subire, nessun patriota fu mai trovato nella sua casa e neanche un documento compromettente, perché questi erano nascosti nell'altare di San Vincenzo della chiesa di San Domenico. Fra i giovani modiglianesi, educati da Don Giovanni alle idee repubblicane e progressiste, ci fu anche il noto Maestro della Macchia, il pittore Silvestro Lega, il cui nome compare fra i volontari nella prima guerra d'Indipendenza e che dipinse il ritratto più bello di Giuseppe Garibaldi (che si può ammirare nella Pinacoteca civica di arte moderna di Modigliana). In omaggio al patriota pittore Silvestro Lega, nella sezione risorgimentale del Museo Civico, sono ricostruite due sue opere famose: “La casa di Don Giovanni Verità” ed “In cantina”.
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