

Lucca | Boccherini sulle mura
Sabato 4 maggio 2019 ore 16.15
Lucca | Complesso San Micheletto, Sala dell’Affresco
via San Micheletto, 3
(causa maltempo non si svolgerà come di consueto sulle mura urbane)
BOCCHERINI SULLE MURA
XI ANNO
a cura del Centro Studi Luigi Boccherini
Concerto di chiusura di Io e Luigi veri amici
un progetto didattico del Centro studi Luigi Boccherini a cura di Carla Nolledi
MUSICHE DI BOCCHERINI, GEMINIANI, MODUGNO, PIAZZOLLA, PUCCINI, RODGERS, RAMEAU, WILLIAMS
Partecipano:
Orchestra Giovanile “E. Pea”
Scuola secondaria di I° grado a indirizzo musicale di Porcari (LU)
Boccherini’s Cantina Band
Orchestra di flauti dolci “L. Nottolini”
Scuola secondaria di I° grado di Lammari (LU)
Programma completo su: http://www.luigiboccherini.it/page.php?page=571&langId=1
In collaborazione con Associazione musicale Lucchese e https://www.luccaclassica.it/
La Casa Natale Salvatore Quasimodo di Modica entra a far parte delle Case della Memoria
La casa natale del Premio Nobel 1959 per la Letteratura entra a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Con il suo bagaglio di arte, suggestione e memoria, il MuseoCasa Natale Salvatore Quasimodo di Modica (RG), gestito dall’associazione Proserpina e ospitato nella casa in cui il poeta nacque il 20 agosto del 1901, è entrato a far parte della rete nazionale di case museo di personaggi illustri presenti sul suolo italiano. Oltre alla Casa Natale di Salvatore Quasimodo, il Comitato Scientifico ha dato il via libera per l’ingresso nell’Associazione di altre quattro case: la Villa Giannini Tinti-Villa Garibaldi a Castelfiorentino (FI), il Museo Casa Francesco Baracca a Lugo (RA), la Casa Museo don Giovanni Verità a Modigliana (FC), la Casa Ugo Tognazzi a Velletri (RM). È la prima volta che in una sola riunione del Consiglio Direttivo ben cinque case entrano a far parte dell’Associazione.
«È bello poter annunciare che la terza casa siciliana che entra a far parte della nostra rete è quella di Salvatore Quasimodo – ha commentato Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un poeta, un premio Nobel e un personaggio di straordinario spessore che rende la nostra associazione ancora più ricca di significato». «Avere nella nostra rete la casa natale di un gigante come Salvatore Quasimodo – ha aggiunto Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – è un bellissimo segnale: il segnale che il nostro lavoro di promozione delle Case della nostra rete è riconosciuto e apprezzato. Con questo ingresso si aggiunge un nuovo e importante tassello al mondo delle Memoria che giorno per giorno cerchiamo di costruire». Presidente e vicepresidente ringraziano per questo importante ingresso il coordinatore delle Case della Memoria siciliane, Giuseppe Nuccio Iacono, che sta svolgendo un lavoro prezioso per incrementare la rete e renderla sempre più radicata nella Regione.
Il Museo Casa Natale Salvatore Quasimodo si trova nel centro storico di Modica in via Posterla 84. Il museo è ospitato all’interno della casa dove il Premio Nobel per la letteratura nacque il 20 agosto del 1901. La casa natale si trova al primo piano di una palazzina che affaccia sulla strada, di fronte alla chiesa madre di San Pietro. È composta da cinque ambienti: l’ingresso, lo studio, la camera da letto, due stanzette aperte nel 2016 e adibite a sala video e sala lettura.
Lo stabile si presenta in buone condizioni ma necessita di interventi di manutenzione. N negli anni in cui l’associazione Proserpina ha assunto la gestione della casa museo sono stati eseguiti numerosi interventi manutentivi, sia interni sia esterni, per rendere l’ambiente più accogliente, funzionale ed elegante. L’associazione Proserpina, presieduta da Marinella Ruffino e composta dalle socie Manuela Modica e Maria Antonella Cilia, in questi anni ha promosso iniziative, programmi ed eventi con l’obbiettivo di diffondere in maniera sempre più ampia l’opera del Nobel, approfondire alcune tematiche specifiche della sua opera e valorizzare il patrimonio librario, materiale e immateriale che fa riferimento al mondo quasimodiano.
La “Casa Vecchia” di Ugo Tognazzi diventa Casa della Memoria
È sempre stata per tutti “Casa vecchia”, ed è un luogo in cui si è svolta la vita professionale e privata di uno dei mostri sacri del cinema italiano, incluse le proverbiali cene che era solito organizzare. L’Associazione Nazionale Case della Memoria annuncia l’ingresso, all’interno della propria rete, della Casa Ugo Tognazzi di Velletri (RM), un piccolo “tempio” per gli appassionati di cinema, che raccoglie al suo interno anche i premi ricevuti da Ugo durante la sua carriera, foto che raccontano il vissuto privato e professionale dell'attore e una vasta collezione di locandine.
Oltre alla Casa Ugo Tognazzi, il Comitato Scientifico ha dato il via libera per l’ingresso nell’Associazione di altre quattro case: la Villa Giannini Tinti-Villa Garibaldi a Castelfiorentino (FI), il Museo Casa Francesco Baracca a Lugo (RA), la Casa Museo don Giovanni Verità a Modigliana (FC), la Casa Natale di Salvatore Quasimodo a Modica (RG).
«Siamo davvero soddisfatti per l’ingresso di queste nuove case – commentano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. È la prima volta che in una sola riunione del Consiglio Direttivo ben cinque case entrano a far parte dell’Associazione, dopo aver ricevuto il vaglio e il parere positivo del Comitato Scientifico. In questi anni la nostra rete ha avuto uno straordinario sviluppo, ma è bello poter annunciare un numero di nuovi ingressi così consistente. Crediamo che sia un ottimo risultato anche per il lavoro di promozione delle Case della nostra rete portato avanti fino ad oggi».
La Casa Ugo Tognazzi è più che un semplice luogo di “memoria”: è un luogo di accoglienza, un museo, un distillato di emozioni per chi è ancora profondamente legato a un certo modo di fare cinema. Uno spazio realizzato dall'Associazione Culturale "Ugo Tognazzi", con l'intento di mantenere vivo il ricordo professionale e privato del grande attore, nella sua residenza storica di Velletri, chiamata da lui e dagli amici che erano soliti frequentarla "Casa Vecchia". A spiegare cosa sia “Casa Vecchia” è Gianmarco Tognazzi: "Casa Vecchia" è collocata all’interno della tenuta La Tognazza, che l'attore aveva acquistato negli anni ‘60, nelle campagne di Velletri dove ha vissuto fino alla sua scomparsa nel 1990. La casa è stata negli anni, il fulcro della vita privata e professionale dell'artista”.
È a “Casa Vecchia” che, nell'agosto del 1971, Ugo Tognazzi sposa Franca Bettoja; è qui che, ogni giorno, in un clima di "convivialità lavorativa", Ugo invita i suoi amici, colleghi, attori, registi, sceneggiatori, con cui scrive, inventa e realizza la maggior parte delle sceneggiature e dei film poi rimasti a pieno titolo nella storia del cinema italiano. Si parla di capolavori come "La donna scimmia", "La grande abbuffata" con Marco Ferreri, "Romanzo Popolare", "Amici Miei" con Mario Monicelli, passando per "In nome del popolo italiano" di Dino Risi, "Il vizietto " di Eduard Molinari' fino a "La tragedia di un uomo ridicolo" di Bernardo Bertolucci, che gli valse nel 1981 la Palma D'oro a Cannes per la miglior interpretazione.
“In questa stessa area – prosegue il figlio Gianmarco - ha coltivato le sue più grandi passioni, dalla terra alla cucina, realizzando la sua azienda agricola, è stato lui infatti uno dei primi pionieri del km 0, divulgando con grande anticipo la filosofia gastronomica "dall'orto alla tavola e dall'acino alla bottiglia". Ugo era solito allietare i suoi amici ed ospiti con prelibate e insolite ricette e cene completamente preparate da lui unicamente con i prodotti della sua terra. La trasformazione avveniva nella splendida cucina che conserva ancora oggi il sapore, del genio, delle idee. Il tempo all'interno sembra essersi fermato, la grande cucina a carbone, il maestoso frigorifero, elemento capace di attirare l'attenzione e che in tutta la sua prorompente maestosità troneggia nell'ambiente. La sala da pranzo ha le sembianze di una cappella, sempre per ricordare l'importanza della tavola e del momento di riunione come un vero e proprio convivio”.
E poi il soggiorno, tutto sviluppato intorno al camino e collegato alla sala proiezioni e alla stanza del biliardo, dove sono conservati documenti, locandine, manifesti, sceneggiature, fotografie di scena e fotografie private, relativi alla vita e all'attività artistica di Tognazzi. Infine, la camera da letto dell'attore, anche essa visitabile, che conserva interessanti mobili d'epoca con un letto in legno massello ed un grande armadio in legno decorato, oltre a un grande baule-armadio da viaggio, usato da Tognazzi per portare gli abiti di scena durante le sue tournée teatrali. In tutte le stanze l'arredo è rimasto quello originale e vi sono conservati oggetti personali che l'attore amava, insieme ai ricordi dei giorni trascorsi in compagnia di familiari, amici e colleghi, oltre ai vari riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera.