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Alberto Garlandini è il nuovo vicepresidente di ICOM internazionale

Alberto Garlandini è il nuovo vicepresidente di ICOM internazionale
Le congratulazioni del presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria Adriano Rigoli

Firenze, 11 luglio 2016 - Alberto Garlandini è il nuovo vicepresidente di ICOM-internazionale. Garlandini, già presidente di ICOM-Italia e presidente della Conferenza generale di ICOM Milano 2016, è stato eletto al vertice dell’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali. Un ente impegnato a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale.

«Come presidente dell’associazione nazionale Case della Memoria esprimo il mio più vivo apprezzamento e faccio al nuovo vicepresidente di ICOM-internazionale i migliori auguri di buono e proficuo lavoro - ha commentato il presidente dell’associazione Adriano Rigoli -. Alberto Garlandini ci ha sempre dato il suo sostegno e, tra le altre cose, ha reso possibile anche la mostra delle Case della Memoria italiane e ungheresi che si è tenuta in occasione della conferenza ICOM, con vasto apprezzamento da parte del pubblico qualificato presente».

Le Case della Memoria a Milano

Le Case della Memoria a Milano per la Conferenza Generale di ICOM
 
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Forlimpopoli | Case della Memoria e Paesaggi d’autore, incontro verso nuove sinergie

Forlimpopoli | Case della Memoria e Paesaggi d’autore, incontro verso nuove sinergie
A confronto nei giorni scorsi le Case Museo con il progetto “Paesaggi d’autore”
IMG 3562Firenze, 8 luglio 2016 – In occasione della Festa Artusiana a Forlimpopoli (Fc) si è svolta nei giorni scorsi una serata a Casa Artusi per promuovere il progetto “Paesaggi d’autore” e la rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Nel corso dell’iniziativa, realizzata con il co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna, si è parlato delle Case e dei personaggi che queste ricordano, con aneddoti, fatti e curiosità, ma si è illustrato soprattutto l’importante progetto “Paesaggi d’autore”, incentrato sui “segni” lasciati sul territorio italiano da “autori”, testimoni di fama nazionale e internazionale di discipline quali musica, letteratura, pittura, scultura, scienze e cinema. In questo caso i luoghi, i musei, le case natali, anche di pregevole livello qualitativo e organizzativo, sono stati censiti e rilevati in maniera coordinata, creando così una sinergia e un’offerta per un “prodotto turistico” più completo. Il progetto interregionale vede come capofila la Regioni Emilia-Romagna e comprende Basilicata, Liguria, Lombardia, Sicilia, Sardegna e Toscana ma punta a crescere ancora.
All’incontro, che potrebbe portare a ulteriori e future collaborazioni e sinergie, hanno partecipato l’assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini, il sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini, il presidente dell’Associazione Nazionale Case delle Memoria Adriano Rigoli e il dirigente regionale dell’Emilia Romagna Laura Schiff. L’incontro ha messo insomma a confronto due esempi positivi, che contribuiscono a valorizzare il patrimonio culturale e a incentivare il turismo di qualità.
«Avere a Forlimpopoli, a Casa Artusi, una presenza così massiccia di tutte le Case della Memoria – ha detto il sindaco di Forlimpopoli, Mauro Grandini - è stato un segno che ha onorato la città, e al contempo ha permesso di consolidare le relazioni. Il centro di cultura gastronomica Casa Artusi è dedicato in maniera speciale alla cucina di casa, finalizzando le azioni al recupero e valorizzazione delle identità. In questo senso il concetto di Case della Memoria è in perfetta linea coi nostri obiettivi, in quanto valorizza le singole esperienze in una rete nazionale di patrimoni identitari basata sulle persone e sulle azioni che hanno fatto la storia dell’Italia. Un caloroso grazie a tutte le case della Memoria!»

Cesena | Un contest fotografico per vincere il rock

Cesena | Un contest fotografico per vincere il rock
#thatscesena è il concorso fotografico per vincere due biglietti gratuiti per That's Live- Rockin1000. Iscriversi entro il 20 luglio
ddddfdefèeCesena, 11 luglio 2016 -  Partecipa al contest #thatscesena e vinci due biglietti gratuiti per That's Live- Rockin1000 il concerto della più grande rock band del mondo! Il 24 luglio all'Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena. Raccontaci Cesena attraverso una canzone. Ci sono luoghi che ci ricordano un'emozione, un evento, un amico, un amore oppure che ci lasciano senza fiato la prima volta che li incrociamo... e nella nostra testa parte immediatamente un loop.
Ecco questo è #That's Cesena. Scegli uno scorcio di Cesena che ti piace o ti fa rivivere un'emozione e scatta una foto. Inserisci come didascalia il titolo o la strofa di una canzone che per te è legata a quel luogo, citando anche il nome dell'artista. Condividi lo scatto su Instagram taggando @cesenaTurismo e inserisci l'hashtag #thatscesena oppure posta la tua fotografia sulla pagina FB CesenaTursimo con l'hashtag #thatscesena Non ci sono limiti al numero di foto che ogni utente può pubblicare / postare per partecipare al concorso. Puoi partecipare al contest tramite Instagram o tramite Facebook.Se utilizzi Instagram segui su Instagram il profilo ufficiale @cesenaturismo e controlla che il tuo profilo Instagram non sia privato: nel caso contrario le tue immagini non possono venire visualizzate e quindi partecipare al contest; se utilizzi Facebook metti mi piace alla pagina Facebook CesenaTurismo. Il contest scade il 20 luglio 2016.

Lastra a Signa | Cena con delitto: 'La ridiculosa historia di Messere Gullielmo'

Lastra a Signa | Cena con delitto: 'La ridiculosa historia di Messere Gullielmo'
A Villa Caruso Bellosguardo lunedì 11 luglio alle 20,30
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Vinci | 'Neurofisiologia delle emozioni', una lezione aperta nella città di Leonardo

Vinci | 'Neurofisiologia delle emozioni', una lezione aperta nella città di Leonardo
Il 15 luglio alle 21,15 la Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia dell'Università degli Studi di Firenze organizza la 'Lectio' in piazza dei Guidi
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Seravezza | Primo Conti un enfant prodige all'alba del Novecento

Seravezza | Primo Conti un enfant prodige all'alba del Novecento
Dal 9 luglio al 2 ottobre al Palazzo Mediceo si tiene la mostra a cura di Nadia Marchioni
ssSeravezza, luglio 2016 - La mostra intende illustrare i primi trent'anni di attività di Primo Conti (Firenze 1900 - 1988), dal suo incredibile esordio pittorico all'età di undici anni, fino ai capolavori della prima maturità, in cui al celebrativo clima del regime oppose intime, poetiche visioni. L'esposizione vuol rendere omaggio all'artista che per tutta l'esistenza mantenne un forte legame con il territorio versiliese, suggerendo la possibilità di un'inedita ricostruzione delle vicende biografiche che qui si snodarono a partire dai soggiorni estivi a Viareggio dal 1914, quando fu in contatto con Nomellini, Chini e, dall'anno sucessivo, Viani e Pea, grazie al supporto di documenti e puntuali confronti formali.
Se l'esordio pittorico di Conti si verifica sotto l'influenza del paesaggio e della cultura figurativa versiliese, che in questo contesto preme specialmente sottolineare, il limite cronologico cui tende l'esposizione segnala un altro importante momento di contatto fra l'artista e la costa tirrenica: dal 1926 al 1930, infatti, Conti stabilì a Viareggio la propria residenza abituale, avendo modo di conoscere, attraverso lezioni di pittura, Munda Cripps, figlia di un imprenditore dell'industria del marmo, che sarebbe diventata la sua futura sposa, nel 1928.
Sono gli anni in cui l'artista, continuando a frequentare Viani e Pea, si abbandona ad un'esistenza mondana, legandosi, fra gli altri, a Bontempelli, Marta Abba e Pirandello (che nella sua casa viareggina terrà una lettura del Lazzaro, appena terminato) del quale eseguirà, assieme a quello della celebre attrice, il noto ritratto esposto alla II mostra di Novecento nel 1928.
ORARIO MOSTRA dal 10 luglio al 4 settembre dal lunedì al venerdì | 17,00 - 23,00 sabato e domenica | 10,30 - 12,30 e 17,00-23,00 dal 5 settembre al 2 ottobre dal lunedì al sabato | 15,00 - 20.00 domenica | 10,00 - 20,00 ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura.

Le Case della memoria italiane e ungheresi in mostra a Milano

Le Case della memoria italiane e ungheresi in mostra a Milano
L’esposizione è visitabile fino al 9 luglio nell’ambito della Conferenza Generale di ICOM
 
Firenze, 7 luglio 2016 - In occasione della Conferenza Generale di ICOM Milano 2016 è aperta, fino al prossimo 9 luglio, la mostra “Le Case della memoria italiane e ungheresi: una risorsa condivisa per la cultura”. L’idea di un’esposizione che valorizzasse e facesse conoscere al pubblico dei due Paesi, le Case Museo di personaggi illustri sia italiani sia ungheresi, è nata durante il convegno di Iclm (il Comitato Tematico di Icom per i Musei Letterari e Musicali) che si è svolto ad Oslo nel giugno 2012. Dal 2013 l’Associazione Nazionale Case della Memoria è stata riconosciuta ufficialmente come membro della Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di Icom Italia e fa parte anche del comitato internazionale di Icom Demhist (International Committee for Historic House Museums). L’esposizione attualmente si trova in un ampio spazio di collegamento fra l’edificio nord e quello sud della Fiera, in un punto di passaggio obbligato.
La mostra è stata visitata da un gruppo del Comitato Iclm guidato dal presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria Adriano Rigoli e ha ricevuto vasto apprezzamento anche dal presidente della Conferenza Generale di Icom Milano 2016 Alberto Garlandini, dal presidente di Icom Italia Daniele Jallà, dalla presidente di Iclm Galina Alexeeva del Museo Tolstoj di Yasnaya Polyana in Russia e dal presidente dell’associazione delle Case museo dei musicisti russi, Dimitri Bak. Nel corso della conferenza di IclM è stato presentato anche il trailer in italiano e inglese della serie di trasmissioni televisive su 12 Case della memoria della Toscana realizzate su 12 case della memoria, realizzate dall’emittente Antenna 5 con il patrocinio dell’Associazione. Le trasmissioni andranno presto in onda su Antenna 5 nella rubrica “Terra nostra”.
Icom (International Council of Museums) è l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali, impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, attuale e futuro, materiale e immateriale. Alla Conferenza Generale 2016, punto di riferimento e di presentazione delle numerose attività di Icom Italia, partecipano oltre tremila persone provenienti da 130 Paesi diversi che avranno la possibilità di vedere la mostra non aperta al pubblico esterno.
In occasione dell’inaugurazione della conferenza Iclm, nella ricorrenza del 150esimo anniversario della nascita di Ferruccio Busoni, domenica 3 luglio si è svolto il Concerto Omaggio a Busoni presso la Palazzina Liberty. All’evento era presente Galina Alekseeva, presidente di Iclm (il Comitato Tematico di Icom per i Musei Letterari e Musicali), che nel corso della conferenza è stata rieletta per i prossimi tre anni come presidente della Commissione Iclm per i musei letterari e musicali. A esibirsi su brani di Beethoven, Busoni e Schubert, la giovane pianista e concertista Clarissa Carafa che ha sostituito il Maestro Marco Vincenzi, direttore artistico di Casa Busoni, assente per cause di forza maggiore. La pianista ha presentato la biografia di Busoni e la sua Casa della Memoria di Empoli e Oreste Bossini, critico musicale di Rai 3, ha parlato della musica e dell’opera di Busoni nel contesto culturale del suo tempo.
Proseguono intanto anche le altre iniziative inserite nel programma della Conferenza Generale di Icom. Si è svolta nei giorni scorsi la conferenza dal titolo “Shaping the cultural landescapes: The role of writers’ and composers’ museums” (Modellando il paesaggio culturale, il ruolo dei musei di compositori e scrittori), presentata da Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. A seguire, la conferenza del vicepresidente Marco Capaccioli dal titolo “Promoting a district’s tourism, economy and cultural heritage through (new) technology in the third millennium” (Promuovere un turismo di distretto, l’economia e il patrimonio culturale attraverso le nuove tecnologie nel terzo millennio). Durante il convegno sono intervenuti anche altri rappresentanti delle Case Museo appartenenti all’Associazione Nazionale Case della Memoria come Giuseppe Albano, direttore di Keats-Shelley House a Roma (The house museum as a house for culture – La casa museo come una casa per la cultura) che il 4 luglio, insieme al presidente delle Case Museo e a Simonetta Bartolini di Casa Sigfrido Bartolini di Pistoia, ha presentato “Between place and time - The World and the image. The Sigfrido Bartolini Home in Pistoia” – Fra il tempo e lo spazio – Il mondo e l’immagine. La casa di Sigfrido Bartolini a Pistoia), intervenendo anche il 6 luglio con Marco Capaccioli.
Il presidente Adriano Rigoli il 5 luglio ha anche partecipato all’Assemblea della Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane, coordinata da Daniele Jalla presidente di Icom Italia con le alle altre associazioni museali italiane (Amaci, Amei, Anmli, Anms, Museimpresa, Simbdea) per la redazione della carta su “Musei e paesaggi culturali” (in via di definizione).
Infine, per quanto riguarda le visite organizzate nel corso della conferenza, sono state inserite importanti Case Museo di personaggi illustri. All’iniziativa ha partecipato il presidente Rigoli che ha avuto modo di prendere contatti importanti con Casa del Manzoni a Milano, Casa Donizetti a Bergamo, Casa della Musica e Casa Toscanini a Parma.

Lastra a Signa | Villa Caruso Bellosguardo presenta la mostra di Franco Mauro Franchi 'Il canto delle sirene'

Lastra a Signa | Villa Caruso Bellosguardo presenta la mostra di Franco Mauro Franchi 'Il canto delle sirene'
In via di Bellosguardo 54 fino al 25 settembre 2016
Lastra a Signa, 4 luglio 2016 -L’idea della mostra nasce dal fascino della meravigliosa villa che non a caso si chiama 'Bellosguardo'. In questo luogo "natura, paesaggio e architettura armonizzano in maniera tale da creare, un qualcosa di irreale che, per un miracolo, si è materializzato senza contrarre contagio dalle cose terrene”, come descrive bene la poetica intuizione di Enrico Caruso, e dove si sente ancora palpabile la sua personalità artistica. Questo credo è il luogo ideale dove il maestro Franco Mauro Franchi ha voluto che le sue “sirene” "accompagnino, con la loro presenza e il loro canto ammaliatore, il canto di quell’Ulisse che qui è approdato e a quegli Ulisse che qui approderanno ancora".
Orario: mercoledì, giovedì: 9 - 13; venerdì, sabato, domenica e festivi: 9 - 13 / 16 - 19.Chiuso lunedì e martedì. Ingresso libero.

Vaiano | Notti dell’archeologia al Museo della Badia Alla ricerca di monaci e pellegrini come nell’antica abbazia del ‘Nome della Rosa’ di Umberto Eco

Vaiano | Notti dell’archeologia al Museo della Badia Alla ricerca di monaci e pellegrini come nell’antica abbazia del ‘Nome della Rosa’ di Umberto Eco
Dal 2 luglio al 10 luglio visite gratuite alla collezione di reperti di archeologia medievale, dalle 21 alle 23
vaianoPrato, 4 luglio 2016 – In occasione delle Notti dell’archeologia, che in tutta la Toscana aprono i siti archeologici più belli in notturna, dal 2 luglio al 10 luglio anche il Museo della Badia di Vaiano aggiunge all'orario consueto (sabato ore 16:00-19:00; domenica ore 10:00-12:00 e 16:00-19:00) aperture straordinarie per visite gratuite dalle 21 alle 23.
In particolare la Badia di Vaiano esporrà una collezione di reperti di archeologia medievale, testimonianza del pellegrinaggio religioso e della vita monastica che si svolgeva nella Badia nel medioevo.
Nelle sale luminose, dove un tempo si trovavano il refettorio monastico e l’appartamento dell’abate, si sviluppa il percorso espositivo che si propone di illustrare, attraverso i reperti archeologici e le opere d’arte sacra, la vita quotidiana dei monaci e la loro funzione religiosa, economica e sociale nel territorio. L’allestimento museale si divide idealmente in due parti dedicate a “Il tempo del lavoro” e a “Il tempo della preghiera”. Esse documentano gli aspetti principali della vita monastica così come emergono dalla regola di San Benedetto che prevede un’equa divisione della giornata fra il lavoro (sia manuale che intellettuale) e la preghiera, secondo il motto ‘ora et labora’.
Il primo nucleo della sezione del museo è dedicato ai reperti archeologici venuti alla luce nelle varie campagne di scavo durante i recenti interventi di restauro. Attualmente nella sala sono esposti alcuni reperti, soprattutto ceramica acroma (tra cui i catini “figlinesi” decorati a matrice) e maiolica da mensa (maiolica arcaica, maiolica italo-moresca, la preziosa maiolica “a zaffera” prodotta a Faenza, la maiolica ingubbiata e graffita). Il materiale archeologico abbraccia un arco cronologico dal periodo romano all’età moderna e costituisce una documentazione significativa sulla vita quotidiana dei monaci di Vaiano e le fasi storiche che hanno preceduto la costruzione del monastero medievale.
La sezione dedicata al “tempo della preghiera” presenta allestimenti legati al rito della Messa, riproponendo l’altare maggiore con un apparato di gusto barocco: oltre al paliotto, sono posti sulla mensa i vasi sacri e le cartegloria che contengono le parti della celebrazione che il sacerdote doveva recitare profondamente inchinato. La ricostruzione è completata dal crocifisso, dai candelieri e dai reliquiari.
Info: Piazza Agnolo Firenzuola 1 - Badia di San Salvatore a Vaiano (Prato) – Tel. 0574 989022, 328 6938733 -                                                           Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
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