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Donata agli Uffizi un’opera di Enrico Baj, presenti Le Case della Memoria

WhatsApp Image 2023 12 16 at 12.22.03 2«Auspichiamo che Casa Baj entri a far parte della nostra rete»

Anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria era presente alla donazione che Roberta Cerini Baj, vedova di Enrico Baj ha fatto alla Galleria degli Uffizi.

Un momento a cui, negli auspici dell’Associazione, potrebbe far seguito l’ingresso di Casa Baj nella rete di case museo. Quella di Baj, è una delle 25 opere di Maestri dell’arte che sono entrate a far parte delle sale degli autoritratti degli Uffizi.

 

«Siamo profondamente grati di questo dono prezioso - è il commento del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt -, che aggiunge l'immagine di uno degli artisti più importanti del secondo Novecento alla collezione degli autoritratti degli Uffizi, la più grande e antica, e unica nel suo genere. Abbiamo subito esposta l'opera nella sala dedicata agli autoritratti tra il dopoguerra e il presente».

 

«Penso che mio marito sarebbe felice di questa scelta, dell'ingresso in collezione – ha detto Roberta Cerini Baj, in merito alla donazione dell’opera -. É giusto che l'arte sia a disposizione delle persone, del grande pubblico, degli appassionati. Poterla mettere a disposizione di tutti è un grande onore».

 

«Ringrazio Maurizio Catolfi, capo divisione operativa delle Gallerie degli Uffizi, il direttore Eike Schmidt e Roberta Cerini Baj, a cui mi lega una lunga amicizia, per aver voluto che la nostra Associazione fosse presente in questo momento importante – dichiara Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale case della Memoria -. Sarebbe bello se nel 2024, anno in cui cadrà il centenario della nascita di Baj, la sua casa entrasse nel nostro circuito».

 

«Enrico Baj è uno dei grandi Maestri del Novecento – aggiunge Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale della Memoria -: poterlo accogliere nel nostro circuito sarebbe per noi, e per tutta la rete, motivo di grande orgoglio. Spero che questo momento segni l’inizio di una sinergia e di poter vedere presto il suo nome accanto a quello di tanti altri Maestri della Storia dell’arte che siamo onorati di poter rappresentare».

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