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Festa di San Salvatore, torna la Messa in latino A Vaiano la celebrazione con il Rito romano antico

Festa di San Salvatore, torna la Messa in latino
A Vaiano la celebrazione con il Rito romano antico

A Vaiano si torna a celebrare la Festa di San Salvatorecon la Messa in rito romano antico. La celebrazione si terrà domenica 11 novembrealle (ore 18) nella chiesa della Badia di Vaiano. L’iniziativa è promossa dalla Parrocchia di Vaiano con il parroco don Marco Locatie dal Museo della Badia di Vaiano-Casa della Memoria di Agnolo Firenzuolacon il suo coordinatore Adriano Rigoli. La messa sarà celebrata da don Matteo Maria Lombardiparroco di San Giorgio a Castelnuovo di Prato.

 La Messa in rito romano antico in Latino si celebra da undici anni in occasione della Festa di San Salvatore, titolare dell'antica abbazia vallombrosana di Vaiano, che ricorre il 9 novembre. La Festa era caduta in disuso ma in seguito agli studi di Adriano Rigoli sul crocifisso di Beirut e vista la fondazione altomedievale della Badia di Vaiano, nel 2008 si è ripreso a celebrare il rito antico, proprio nell'anno in cui si ricordava il bicentenario della soppressione napoleonica del monastero (1808). La Messa in Latino per la Festa di San Salvatore è stata stabilita in seguito al Motu Proprio "Summorum Pontificum" del 7 luglio 2007 (entrato in vigore il 14 settembre 2007) del Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato l'antica liturgia romana.


«La Messa in Latino in rito antico torna a Vaiano per la Festa di San Salvatore per l'undicesimo anno consecutivo spiega Adriano Rigoli -. Lo scorso anno si era cominciato a celebrare a Vaiano una Messa in Latino a cadenza mensile ma poi la programmazione si è interrotta; tuttavia sono tante le richieste che giungono perché questo appuntamento venga ripreso. Mi auguro che nel prossimo futuro si possa riprendere a Vaiano la celebrazione mensile della Messa in rito romano: la liturgia antica è un grandissimo patrimonio culturale oltre che religioso, che ha influenzato l'arte, la letteratura, la musica nei secoli, ma è anche oggi un patrimonio vivo per tutti noi».

 
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