«Siamo riusciti a portare le case dei personaggi illustri alla pubblica attenzione»
Un forum internazionale, in cui rappresentanti di realtà museali ed esperti di tutto il mondo si sono confrontati sull’importanza della costruzione di un marchio museale affidabile e del rafforzamento della reputazione dei musei, nel loro ruolo di "piattaforma comunitaria" per un supporto inclusivo a tutti i cittadini.
Anche Adriano Rigoli, presidente di Iclcm (International Committee for literary and composers museums di Icom) e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria è intervenuto all’evento “Museum reputation as a leadership tool” che si è tenuto nei giorni scorsi a Zara (Croazia), promosso da Icom Croazia, Intercom (la cui presidente è Goranka Horjan direttrice del castello di Trakošćan vicino a Zagabria), Iclcm, Icom BiH, Icom See, Fondazione Musei Civici Venezia e Museo del Vetro Antico di Zara. Qui, esperti di spicco hanno illustrato come, in un panorama sociale e ambientale frammentato e sottoposto a forti pressioni, i musei trovino il modo di entrare in contatto con le proprie comunità e di costruire fiducia nelle proprie istituzioni.
«Nei miei interventi ho trattato diversi temi, concentrandomi sulla differenza fra grandi e piccoli musei, come le case museo, nella percezione dei visitatori – riporta Adriano Rigoli – ma in particolare mi sono concentrato sul lavoro fatto in questi 20 anni dall’Associazione Nazionale Case della Memoria nel rinsaldare il rapporto delle case museo con il pubblico: è stata l’occasione di mostrare come l’impegno nella promozione di queste realtà, avviato nel 2005 quando l’associazione è formalmente nata, abbia dato i suoi frutti. Vent’anni fa, a differenza di adesso, le case dei personaggi illustri non erano alla pubblica attenzione in Italia: un chiaro segnale dell’efficacia della nostra strategia. La partecipazione all’evento – prosegue Rigoli - mi ha dato anche l’opportunità di incontrare Nina Obuljen Koržinek, Ministra della cultura e dei media della Croazia alla quale ho illustrato le peculiarità della rete delle Case della Memoria italiane, ponendo le basi per una collaborazione che si svilupperà con l’obiettivo di promuovere le case museo croate».