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Una preziosa lettera di John Keats per la Keats-Shelley House

Una preziosa lettera di John Keats per la Keats-Shelley House

keatsUna lettera autografa spedita dal poeta romantico John Keats all'amico Thomas Monkhouse il 21 giugno 1818. L’ha acquistata nei giorni scorsi la Keats-Shelley Memorial Associationper la Keats-Shelley House di Roma, l’ultima dimora di John Keats che fa parte del circuito dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Il manoscritto, per due secoli parte di una collezione privata, è un vero gioiello: solo raramente è stato mostrato in pubblico o esaminato dagli studiosi, anche se in passato era stato dato in prestito alla British Library e pubblicato per la prima volta nel 1937. 

La casa d’aste Christie’s di New York, che ha gestito la vendita, riporta che si tratta della lettera di John Keats più costosa di sempre, essendo stata acquistata per 168.000 dollari (circa 150.000 euro). Le vendite dei manoscritti autografi di John Keats sono estremamente rare: l’ultimo documento del genere venduto pubblicamente era stato un frammento della poesia “Ero in piedi, sulla vetta sottile d’un colle”, battuto all’asta nel 2013 per 181.250 sterline (più di 200.000 euro). Il manoscritto è stato ottenuto grazie a donazioni ricevute dagli Amici delle Biblioteche Nazionali tra altri sostenitori. 

«Facciamo le nostre più vive congratulazioni alla Keats Shelley House per questa acquisizione– commentano Adriano RigoliMarco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -, un magnifico tassello che va a impreziosire ulteriormente una delle case più prestigiose che fanno parte della nostra rete museale nazionale. Siamo felici per la Keats Shelley House e per l’intera associazione: perché quando una delle “nostre” Case in qualche modo cresce, è motivo di soddisfazione ed orgoglio per l’intera rete».

«Il 1818 fu un anno spartiacque nella vita di John Keats - commenta Giuseppe Albano, Direttore della Keats-Shelley House -. Egli perse infatti entrambi i fratelli, uno perché emigrò in America, l'altro perché morì di tubercolosi, e incontrò l'amore della sua vita, Fanny Brawne. In quell'anno pubblicò anche il suo importante poema lungo Endimione. In mezzo a tutto questo si trova la nostra lettera, composta il giorno prima in cui Keats partì per il suo viaggio a piedi in Scozia, un evento che avrebbe ispirato circa una dozzina di poesie e durante il quale avrebbe provato a raggiungere il suo eroe Wordsworth nel Distretto dei laghi». 

Questa lettera si aggiunge alle numerose acquisizioni effettuate dalla Keats-Shelley Memorial Association negli ultimi anni, tra le quali vi sono la copia delle Orationes Omnes di Tacito appartenuta a Keats, e il più vecchio manoscritto esistente della poesia di Keats “Nel dicembre pauroso d’oscurità”, trascritto da John Hamilton Reynolds e acquisito nel 2017. La lettera di Keats a Monkhouse si aggiunge anche all’altro manoscritto autografo di John Keats facente parte della collezione della Keats-Shelley House, anch’esso risalente al giugno 1818 e nel quale Keats scrive al suo amico artista Joseph Severn di non poter confermare l’impegno preso con lui a causa di un improvviso malore. 

«Il 2018 è il duecentesimo anniversario della composizione di questa lettera che Keats scrisse all’amico Monkhouse e in cui il poeta parla di Wordsworth – spiega Sir Ivor Roberts, Presidente della Keats-Shelley Memorial Association -. Il fatto che questo raro manoscritto autografo sia stato acquistato ora è dunque un evento particolarmente propizio. Per di più, alla KSMA stiamo lavorando attivamente alla commemorazione di altri due grandi bicentenari, quello della morte di Keats, avvenuta nel 1821, e di Shelley, accaduta l’anno successivo».

 “Mio caro signore, - recita la lettera di Keats a Monkhouse -: mi dispiace che non mi abbiate trovato in casa quando siete venuto a farmi visita l’altro giorno – soprattutto perché sono in procinto di partire verso Nord. [Benjamin Robert] Haydon mi ha riferito che avete espresso un parere positivo in merito al mio poema, un fatto che mi riempie d’orgoglio considerando che siete un grande Amante di Wordsworth. Nella speranza di vedervi presto al mio ritorno e di potervi raccontare della mia visita a Rydal, vi prego di accettare i miei più distinti saluti. Vostro, John Keats." (Il “poema” a cui si riferisce è l’Endimione, la celebre opera di Keats pubblicata nel 1818.)


Inaugurazione Giornate Busoniane Sabato 17 novembre Orchestra Sinfonica di Sanremo| Empoli

Inaugurazione Giornate Busoniane
Sabato 17 novembre Orchestra Sinfonica di Sanremo| Empoli

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L’igiene e le sale da bagno nelle case museo 18-19 novembre 2018| Villa Bellosguardo, Lastra a Signa (Fi)

L’igiene e le sale da bagno nelle case museo 
18-19 novembre 2018| Villa Bellosguardo, Lastra a Signa (Fi)

vittorialeDue giorni, tra visite guidate e un convegno, per parlare degli spazi dedicati all’igiene all’interno delle case museo. Si intitola “L’igiene e le sale da bagno nelle case museo: oggetti, spazi, consuetudini” l’appuntamento che si terrà il 18 e 19 novembretra Firenze e la Villa di Bellosguardo di Lastra a Signa,sede delMuseo Enrico Caruso. Un evento organizzato in sinergia fra l'Associazione Nazionale Case della Memoria e Icom Italiacon la sua presidenteTiziana Maffei, a cui saranno affidate le conclusioni del convegno del 19 novembre. L’evento è promosso dalla Commissione Case Museo di ICOM Italia in collaborazione con l’associazione Villa Caruso e il Comune di Lastra a Signa. 

«Siamo felici di aver potuto offrire la nostra collaborazione a Icom Italia per l’organizzazione di questa giornata di studi e di poterla ospitare in una delle Case che fanno parte della nostra rete – commentano Adriano Rigolie Marco Capaccioli presidente e vicepresidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria -. Si tratta della prima tappa di un percorso importante che si pone l’obbiettivo di aprire un confronto sulle potenzialità comunicative della presenza dei bagni storici restaurati nelle case museo. Inoltre, le visite alle case-museo di Firenze che hanno reso i luoghi dell’igiene parte integrante del percorso di visita rappresentano un’opportunità di scoperta e approfondimento anche per gli addetti ai lavori».

«È con piacere che ospitiamo nella splendida cornice di Villa Caruso questa iniziativa che invita a riflettere su alcuni aspetti delle case museo – commenta Angela Bagni, sindaco di Lastra a Signa -: ovvero gli spazi e i luoghi dedicati all’igiene personale. Sarà sicuramente un’occasione di confronto tra coloro che gestiscono quel grande patrimonio di cultura e di sapere che è rappresentato dalle case museo».  

Il convegno si aprirà domenica 18 novembrealle 11 con lariunione dei partecipanti al convegno aCasa Martelli (via Ferdinando Zannetti, 8) e la relativa visita al bagno di casa Martelli a cura di Monica Bietti. Alle 12.30 tappa aPalazzo Vecchio con la visita al Comodo di Cosimo Ia cura del comune di Firenze. Si prosegue dopo la pausa pranzo, alle 15, con la visita a Palazzo Pitti sul tema“La ritirata della Granduchessa”, a cura di Laura Baldini. Infine, alle 17, Attilio Tori condurrà i partecipanti alla scoperta della Casa Museo Rodolfo Siviero. 

Lunedì 19si entrerà nel vivo del convegno a Villa di Bellosguardo. Dopo i saluti di Marco Capacciolivicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, Angela Bagnisindaco di Lastra a Signa ed Eugenio Giani presidente del Consiglio regionale della Toscana, la parola passerà a Rosanna Pavoni coordinatrice della commissione tematica Case-museo di Icom Italia.

I lavori, moderati da Farida Simonettidirettore della galleria nazionale di Palazzo Spinola (Genova), si apriranno con l’intervento di Gialuca Kannes membro del board Demhist con “La musealizzazione delle pratiche di igiene: uno sguardo alla letteratura internazionale”. A seguire, Giuseppina Carla Rombydocente di Storia dell’architettura all’Università di Firenze con “Luoghi comodi, agiamenti, necessari. Servizi igienici

e comfort dell’abitare dei palazzi fiorentini (sec. XVI-XVIII)”. Si proseguirà con l’intervento di Adriano Rigoli

presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria su “Luoghi di comodo e toilettes nel percorso espositivo delle Case della Memoria”. E ancora Paola Conigliodella Soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento su “’Il Bagno Grande di Maria Carolina’ a San Leucio: criticità del sito e modalità di recupero” e Maria Carmela Masi dell’area tutela patrimonio storico artistico del museo Reggia di Caserta, con “Il Boudoir di Maria Carolina”.

Dopo una breve pausa ecco “Le stanze di casa Caruso”: con i saluti di Stefano Calistripresidente dell’Associazione Villa Caruso e la visita guidata al museo e al bagno storico in compagnia di Giampiero Fossi, direttore del museo stesso.

La sessione pomeridiana dei lavori, moderata da Marco Capacciolivicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, si aprirà con Maria Maddalena Margariaarchitetto Phd del Politecnico di Torino e “La sala da bagno come spazio museale: il caso studiodel Castello di Racconigi”, seguita da Laura Zazzerini già curatore scientifico della Fondazione Marini-Clarelli e l’intervento “Dalla “toletta” al bagno nella Casa Museo degli Oddi Marini Clarelli di Perugia”. Maria Fratellidirigente del servizio case museoe progetti speciali del Comune di Milano si concentrerà invece sul tema “Casa Museo Boschi di Stefano. Un bagno situazionista”. Infine, gli interventi diFrancesca Baldrycollection manager della collezione Acton (New York University, Villa La Pietra, Firenze) su “Il bagno di Hortense Mitchell Acton nella casa museodi Villa La Pietra: un recupero di spazio museale e un racconto rinnovato di gusto e igiene” e di Francesca Favaro dottoranda in storia dell’architettura al Politecnico di Torino su “L’appartamento dei bagnidel Castello di Aglié”. Le conclusioni saranno affidate a Tiziana Maffei presidente di Icom Italia.

Info:055.8721783,This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
,www.villacaruso.it




Presentazione libro - Stenio Solinas "Genio Ribelle"- Arte e vita di Wyndham Lewis


 Venerdì 16 novembre alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia
ore 17,00

Presentazione
 "Genio ribelle"
(Neri Pozza 2018)
Prima biografia italiana di Wyndham Lewis scritta da Stenio Solinas. 

T.S.Eliot dice di Lewis:" E' stato uno dei pochi uomini di lettere della mia generazione che definirei uomini di genio. Ne è stato il più grande stilista di prosa, forse l'unico ad aver inventato un nuovo stile"

Solinas locandina

Il Museo che vorrei 11 novembre 2018| Puccini Museum

Il Museo che vorrei
11 novembre 2018| Puccini Museum

Nuovo appuntamento per i più piccoli e le famiglie al Puccini Museum - Casa natale di Giacomo Puccini in programma domenica 11 novembre alle 15:30, il tema del laboratorio è Il Museo che vorrei.
Si dice sempre che i musei sono ‘vecchi e polverosi’, invece il museo Casa Natale di Giacomo Puccini vuole essere ‘giovane e accogliente’ e quindi cerca nuove idee per rinnovare l’allestimento del Museo. 
Ed ecco l’idea di coinvolgere le famiglie e i bambini in un’attività che li farà diventare per un giorno giovani architetti e arredatori, talentuosi pittori, scenografi e costumisti che, dopo una visita scrupolosa e accurati rilievi delle stanze, si metteranno all’opera per creare la sala del museo che vorrebbero visitare. 
Attività riservata ai bambini dai 6 ai 12 anniper una durata di 2 ore.
L’evento è inserito nel calendario Io gioco con Giacomo, appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie organizzati dalla Fondazione Giacomo Puccini presso il Puccini Museum Casa Natale di Giacomo Puccini. 
Per partecipare all’evento organizzato dal Puccini Museum è richiesta la prenotazione (saranno evase in base all’ordine cronologico d’arrivo fino ad esaurimento dei posti).
Per le famiglie sarà comunque possibile visitare il Puccini Museum in maniera indipendente usufruendo della riduzione biglietto famiglia. 

Per informazioni e prenotazioni: www.puccinimuseum.org – Tel. 0583 1900379 - This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

Prossimo appuntamento: domenica 2 dicembre 2018 | ore 15:30 – Furto all’opera

Festa di San Salvatore, torna la Messa in latino A Vaiano la celebrazione con il Rito romano antico

Festa di San Salvatore, torna la Messa in latino
A Vaiano la celebrazione con il Rito romano antico

A Vaiano si torna a celebrare la Festa di San Salvatorecon la Messa in rito romano antico. La celebrazione si terrà domenica 11 novembrealle (ore 18) nella chiesa della Badia di Vaiano. L’iniziativa è promossa dalla Parrocchia di Vaiano con il parroco don Marco Locatie dal Museo della Badia di Vaiano-Casa della Memoria di Agnolo Firenzuolacon il suo coordinatore Adriano Rigoli. La messa sarà celebrata da don Matteo Maria Lombardiparroco di San Giorgio a Castelnuovo di Prato.

 La Messa in rito romano antico in Latino si celebra da undici anni in occasione della Festa di San Salvatore, titolare dell'antica abbazia vallombrosana di Vaiano, che ricorre il 9 novembre. La Festa era caduta in disuso ma in seguito agli studi di Adriano Rigoli sul crocifisso di Beirut e vista la fondazione altomedievale della Badia di Vaiano, nel 2008 si è ripreso a celebrare il rito antico, proprio nell'anno in cui si ricordava il bicentenario della soppressione napoleonica del monastero (1808). La Messa in Latino per la Festa di San Salvatore è stata stabilita in seguito al Motu Proprio "Summorum Pontificum" del 7 luglio 2007 (entrato in vigore il 14 settembre 2007) del Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato l'antica liturgia romana.


«La Messa in Latino in rito antico torna a Vaiano per la Festa di San Salvatore per l'undicesimo anno consecutivo spiega Adriano Rigoli -. Lo scorso anno si era cominciato a celebrare a Vaiano una Messa in Latino a cadenza mensile ma poi la programmazione si è interrotta; tuttavia sono tante le richieste che giungono perché questo appuntamento venga ripreso. Mi auguro che nel prossimo futuro si possa riprendere a Vaiano la celebrazione mensile della Messa in rito romano: la liturgia antica è un grandissimo patrimonio culturale oltre che religioso, che ha influenzato l'arte, la letteratura, la musica nei secoli, ma è anche oggi un patrimonio vivo per tutti noi».

 

Serata in Casa Scelsi 19 novembre| Roma

Serata in Casa Scelsi
19 novembre| Roma

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Festa di San Salvatore, torna la Messa in latino

Festa di San Salvatore, torna la Messa in latino
A Vaiano la celebrazione con il Rito romano antico

Crocifisso Beirut Vaiano


Vaiano, 9 novembre 2018 - A Vaiano si torna a celebrare la Festa di San Salvatore con la Messa in rito romano antico. La celebrazione si terrà domenica 11 novembre alle (ore 18) nella chiesa della Badia di Vaiano. L’iniziativa è promossa dalla Parrocchia di Vaiano con il parroco don Marco Locati e dal Museo della Badia di Vaiano-Casa della Memoria di Agnolo Firenzuola con il suo coordinatore Adriano Rigoli. La messa sarà celebrata da don Matteo Maria Lombardi parroco di San Giorgio a Castelnuovo di Prato.
La Messa in rito romano antico in Latino si celebra da undici anni in occasione della Festa di San Salvatore, titolare dell'antica abbazia vallombrosana di Vaiano, che ricorre il 9 novembre. La Festa era caduta in disuso ma in seguito agli studi di Adriano Rigoli sul crocifisso di Beirut e vista la fondazione altomedievale della Badia di Vaiano, nel 2008 si è ripreso a celebrare il rito antico, proprio nell'anno in cui si ricordava il bicentenario della soppressione napoleonica del monastero (1808). La Messa in Latino per la Festa di San Salvatore è stata stabilita in seguito al Motu Proprio "Summorum Pontificum" del 7 luglio 2007 (entrato in vigore il 14 settembre 2007) del Papa Benedetto XVI che ha liberalizzato l'antica liturgia romana.
«La Messa in Latino in rito antico torna a Vaiano per la Festa di San Salvatore per l'undicesimo anno consecutivo spiega Adriano Rigoli -. Lo scorso anno si era cominciato a celebrare a Vaiano una Messa in Latino a cadenza mensile ma poi la programmazione si è interrotta; tuttavia sono tante le richieste che giungono perché questo appuntamento venga ripreso. Mi auguro che nel prossimo futuro si possa riprendere a Vaiano la celebrazione mensile della Messa in rito romano: la liturgia antica è un grandissimo patrimonio culturale oltre che religioso, che ha influenzato l'arte, la letteratura, la musica nei secoli, ma è anche oggi un patrimonio vivo per tutti noi».


Le Case della Memoria sostengono Casa di Parise, sommersa dal fiume

Le Case della Memoria sostengono Casa di Parise, sommersa dal fiume
Il presidente Rigoli: «Invitiamo tutti a fare altrettanto per aiutare la ricostruzione»

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Firenze, 9 novembre 2018 – La rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria è a fianco della Casa di Cultura Goffredo Parise, che è stata sommersa dal fiume Piave dopo il maltempo dei giorni scorsi. Lo stesso scrittore amava definire la casa nella golena di Salgareda (Tv) “il mio angolo di paradiso sul Piave”, dove visse dal 1970 al 1983 e che, da 12 anni, per volere di Moreno Vidotto e Enzo Lorenzon, è diventata la “Casa delle Fate”.
L’acqua del Piave ha infatti raggiunto nei giorni scorsi un livello di oltre quattro metri, mettendo a rischio la collezione di oggetti, lettere, libri e quadri raccolti nella memoria dell’artista. Non si tratta dell’archivio ufficiale di manoscritti e carteggi, pubblicazioni e articoli (custoditi a Casa Parise, l’abitazione in centro a Ponte di Piave), ma di una collezione privata, raccolta da Vidotto.
«Siamo vicini al Comune di Salgareda e alla Casa di Cultura Goffredo Parise in questo momento difficile – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Per questo motivo, in base alle nostre risorse, abbiamo deciso di manifestare la nostra solidarietà dando un contribuito di 100 euro per la raccolta fondi, attivata con l’obiettivo di ripristinare il patrimonio di ricordi e di storia della Casa». «Invitiamo tutte le Case della Memoria – prosegue il vicepresidente, Marco Capaccioli -, i musei e le istituzioni culturali d'Italia a fare altrettanto».
La causale per il contributo alla raccolta fondi è “Casa di Parise, emergenza Piave, Salgareda”, l’Iban: IT65B0200832974001511388577.


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Cerimonia di Consegna del Premio Piero Malvolti 2018

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Sabato 17 novembre alle ore 17,00 presso l'auditorium della Fondazione Montanelli Bassi si terrà la Cerimonia di Consegna del Premio Piero Malvolti 2018

Si ricorda che il Premio è stato assegnato a Riccardo Cardellicchio, giornalista e narratore, autore di opere di divulgazione storica dedicate prevalentemente a Fucecchio e al suo territorio. Dagli anni Sessanta del Novecento in poi ha pubblicato numerosi articoli di cronaca a difesa dell'ambiente, dell'Arno, del Padule e del centro storico di Fucecchio.

Nell'occasione Andrea Giuntini leggerà pagine di Piero Malvolti nel ventennale della sua scomparsa.
Il Premio è organizzato in collaborazione con il Comune di Fucecchio.
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