"L'architetto racconta" propone due nuovi incontri -Le ANTICHE MURA DI PRATO sabato 25 marzo ore 10-12 ritrovo piazza delle Carceri
Attraverso la visione reale e immaginaria delle mura antiche verrà narrata l’evoluzione del centro storico di Prato, aiutando a percepire la città come un organismo vivente che nasce , cresce e si trasforma. Durante la passeggiata saranno focalizzati i materiali da costruzione pratesi , verranno illustrati gli innumerevoli elementi di arredo.
-Da PORTA A PORTA , una passeggiata dalla Porta Mercatale a Porta Santa Trinità. sabato 8 aprile ore 10-12 ritrovo piazza delle Carceri Nella nostra città, le mura trecentesche che racchiudono il centro storico sono quasi integre e dove non lo sono tanti indizi ci aiutano a ricostruire. Durante la passeggiata andremo alla scoperta del bastione di S.Chiara il più nascosto e meno noto tra i bastioni cinquecenteschi della città. Avremo quindi l’opportunità di visitare la collezione PRATO ARTISTI PRATESI DEL ‘900 E CONTEMPORANEI (RACCOLTA FRANCO BERTINI) donata alla Fondazione Opera S. Rita .
Per i soci il contributo di partecipazione è di € 8,00 Per i nuovi soci € 12,00 comprensivo di tessera associazione Non è richiesto contributo ai minorenni accompagnati . Per informazioni e prenotazione obbligatoria tel. 3202251213 / 3356315837
MERCOLEDI' ore 16,30 via Trieste 25 presentiamo Creativity hours : laboratori creativi in lingua inglese . prova gratuita Gli incontri adatti a ragazzi da 6 a 10 anni permettono di divertirsi con laboratori creativi (disegno,collage, cartapesta, creta e fumetto ) svolti in lingua inglese. Un’ora di full immersion tra colori, materiali e inglese. Si possono mettere in gioco anche gli adulti che accompagnano i ragazzi. massimo 4 persone per incontro Tel.3202251213
Cordoglio per la Fondazione Isabella Scelsi di Roma
Il Presidente, il Vicepresidente e tutto il Consiglio Direttivo dell'Associazione Nazionale Case della Memoria si uniscono al dolore della Fondazione Isabella Scelsi di Roma per la perdita della direttrice Barbara Boido del Museo di Casa Scelsi a Roma.
«Salviamo Turtle House». Anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria si unisce all’appello lanciato da Teresa Pisanò, insegnante, viaggiatrice e blogger, per salvare la casa di Bangkok dove Tiziano Terzani ha vissuto e scritto “Un indovino mi disse”. La casa, spiega Teresa nella sua petizione su change.org «ha vita breve e presto scomparirà sotto le ruspe per far posto ad un anonimo palazzone di cemento».
«Ci uniamo all’appello – spiega Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – perché un gesto di questo tipo va contro tutto quello che la nostra rete di case museo porta avanti, ovvero salvaguardare il patrimonio rappresentato dai luoghi che hanno fatto da cornice alla vita e all’opera dei grandi personaggi italiani e stranieri nel nostro Paese. Tiziano Terzani è stato un personaggio chiave e ispiratore; cancellare la sua casa significa cancellare un pezzo di storia».
«Come associazione che si occupa di tutelare le case dei grandi personaggi – aggiunge MarcoCapaccioli vicepresidente dell’Associazione – siamo ovviamente sensibili a notizie come questa. Permettere che la casa di Terzani venga abbattuta sarebbe un grave errore. Per il suo valore architettonico ma soprattutto per il suo valore simbolico crediamo che dovrebbe essere valorizzata e riconvertita in un luogo fruibile da tutti e da cui tutti possano trarre una crescita culturale».
Inaugurazione de “La Stanza” Sabato 18 marzo 2017| Vicchio (Fi)
La Stanza è un progetto dell’Istituzione “don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana”, di Vicchio, che vuole attualizzare il messaggio e i valori dell’esperienza della Scuola di Barbiana per i ragazzi e le ragazze di oggi, creando tempi di studio condiviso e tempi di socializzazione, riflessione e gioco. Sarà aperta il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 17.30, a partire da mercoledì 22 marzo nei locali sopra l’ufficio postale di Vicchio.
«L’esperienza di Barbiana – dice Marco Bontempi, Presidente dell’Istituzione don Milani – ci mostra la ragione ultima dell’importanza della scuola per la società: rendere gli altri persone consapevoli del mondo nel quale vivono e dell’importanza del proprio impegno per renderlo migliore. Offrire opportunità di crescita ai giovani è un impegno al quale siamo chiamati tutti, certo per primi gli insegnanti, gli studenti stessi e i genitori, ma anche tutti gli altri cittadini. È con queste motivazioni che abbiamo deciso di metterci in gioco impegnandoci direttamente in un progetto di questo tipo».
A 50 anni dalla morte di don Milani e dalla pubblicazione di Lettera a una professoressa, l’esperienza di Barbiana è di un’attualità davvero impressionante: imparare insieme, in una “scuola di maestri”, dove chi sa meglio una cosa si prende cura di insegnarla a chi ne sa meno, condividere tempi di fatica e tempi di riposo, imparare a ragionare insieme, capire, conoscere, farsi la propria idea sono valori e modi di essere che oggi non sono certamente meno necessari di mezzo secolo fa. L’attualità della Scuola di Barbiana è ancora evidente proprio nel bisogno che oggi abbiamo di questo tipo di esperienze, che combinano qualità delle relazioni, condivisione e apprendimento, per la scuola e per la vita.
Con questi valori-guida l’Istituzione don Milani ha avviato una collaborazione con l’Istituto scolastico comprensivo e la Consulta dei Genitori di Vicchio per realizzare un piccolo (per ora!) centro giovanile nel quale i ragazzi, principalmente delle seconde e terze medie, troveranno giovani degli ultimi anni delle scuole superiori che, opportunamente formati e sotto la supervisione di un tutor educativo, li guideranno nello studio e nelle attività di socializzazione.