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Milano | A Casa Museo Boschi Di Stefano il celebre dipinto "Madonna col bambino" di Mario Tozzi in versione "green" grazie a Francesco Fossati

Milano | A Casa Museo Boschi Di Stefano il celebre dipinto "Madonna col bambino" di Mario Tozzi in versione "green" grazie a Francesco Fossati

Casa Museo Boschi di Stefano, in collaborazione con CRAMUM, presenta l'opera "Madonna col bambino - Ailanthus altissima" di Francesco Fossati il 16 ottobre, Giornata Mondiale dell'Agricoltura e dell'alimentazione. La reinterpretazione del dipinto "Madonna col bambino" di Mario Tozzi della collezione Boschi Di Stefano rientra nel Progetto "Sostituzioni" curato da Maria Fratelli.
Francesco Fossati, tra i finalisti dell'ultima edizione del Premio artistico Cramum per la sua "arte ecologica" e la tecnica ecoprint, è stato invitato dal Direttore del Premio Cramum, Sabino Maria Frassà, ad aderire al Progetto "Sostituzioni" ideato dalla Casa Museo Boschi di Stefano.
Martedì 16 ottobre alle ore 17.00 negli spazi del Museo in Via Giorgio Jan 15 (ingresso gratuito) è presentata l'opera che reinterpreta il celebre dipinto "Madonna col bambino" di Mario Tozzi del 1925, oggi in prestito al Mart di Rovereto per la mostra "Margherita Sarfatti. Il Novecento Italiano nel mondo". Per tutta la durata dell’esposizione il dipinto della collezione Boschi Di Stefano sarà sostituito dapprima dall’opera donata da Francesco Fossati e poi da uno scatto fotografico di Gianluca Cisternino.
Maria Fratelli spiega così "Sostituzioni": "Il progetto prevede la "sostituzione" temporanea delle opere della nostra ricchissima collezione in prestito a mostre in Italia e all’estero, con altre opere ad esse ispirate, realizzate e donate da artisti e fotografi contemporanei. In questo modo si aprono le porte del Museo alle nuove generazioni di artisti, i quali scoprono tre ordini di committenti: il Museo, la Collezione Boschi Di Stefano e l'opera di cui prendono temporaneamente il posto".
Il direttore artistico di Cramum, Sabino Maria Frassà, spiega la ragione per cui ha deciso di aderire a tale progetto: "Il progetto "Sostituzioni" apre - con coraggio - una tra le più importanti collezioni d'arte del 900 italiano alle opere delle nuove generazioni di artisti. Cramum da sempre si fa portatore della necessità di far dialogare generazioni d'artisti, colmando il problema del gap generazionale in Italia. Il nostro Paese, anche in ambito artistico, corre d'altronde il rischio di omaggiare in modo un po' autoreferenziale e forse anche 
sterile il proprio passato, schiacciando e mettendo ai margini il presente (i giovani) e quindi di conseguenza il proprio futuro. Il Progetto Sostituzioni contribuisce senz'altro a invertire la rotta e sono fiero che anche CRAMUM possa contribuirvi grazie all'opera di uno dei suoi finalisti, Francesco Fossati".
Infine è lo stesso Sabino Maria Frassà a spiegare la genesi e il senso dell'opera Madonna col bambino - Ailanthus altissima di Francesco Fossati: "se non è sempre facile per un artista dialogare con i Maestri del passato, ancora più complesso è reinterpretare una singola opera come Madonna col bambino di Mario Tozzi, caratterizzata e fortemente connotata anche a livello sociale e ideologico. Ciononostante Francesco Fossati non si sottrae al tema del dipinto di Tozzi - la maternità - che riesce a trasformare in occasione per approfondire e portare avanti coerentemente la propria ricerca artistica. Introduce così nella sua opera il rapporto di "maternità" in natura e la forma dei cerchi concentrici: quello interno, il "centro", è costituito dalle foglie della pianta figlio, mentre il cerchio esterno è composto dalla "stampa" ottenuta con le foglie della pianta madre. La forma stessa del cerchio con all'interno un "centro" rievoca il ventre materno e il significato di armonia e origine, concetti insiti nell'idea stessa di maternità. Francesco Fossati con la sua Madonna col bambino - Ailanthus altissima non sorprende però soltanto per la rielaborazione in chiave "ecologica" di un'opera del passato, quanto soprattutto per il fatto di aver elaborato un'opera profondamente concettuale, reinterpretando e andando al di là del tema stesso della maternità e del topos della pittura, propri dell'opera di Mario Tozzi. Del resto gli elementi costitutivi dell'opera di Francesco Fossati - che non è un dipinto ma un ecoprint - sono i vegetali, i quali sono impiegati non soltanto quali forme e/o fonte "naturale" di colore, quanto quali reali portatori di contenuto e concetto. La pianta selezionata "Ailanthus altissima", ripresa nel titolo del dipinto, è una specie infestante che, se raggiunge lo stadio adulto, è in grado di riprodursi naturalmente in maniera esponenziale, dando vita a una vastità di "piante figlio". Tali piante sono note per essere in grado di svilupparsi e crescere in tutti quegli spazi lasciati incolti dall’uomo: aree verdi vicino a ferrovie, autostrade, dirupi, terreni sterili, incolti o impervi. Francesco Fossati con questo lavoro non solo sintetizza e reinterpreta la tradizione del passato - dall'armonia vegetale di Giuseppe Arcimboldo al simbolismo degli anni venti - ma riesce anche a indagare in modo critico e inedito temi attuali e controversi quali gli effetti di una crescita demografica e di un'urbanizzazione incontrollata". 

BIOGRAFIA DI FRANCESCO FOSSATI
Francesco Fossati (1985) è artista visivo e agricoltore biologico, vive e lavora tra Lissone e Milano. Ha compiuto gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano dove ha conseguito il diploma di primo e di secondo livello in pittura. Nel 2015 ha dato vita a “Fake History”, un progetto di arte pubblica composto da installazioni permanenti e temporanee esposte a Milano, Monaco di Baviera, Trento, Carrara, Montoro e Edolo. Nel 2018 è tra i finalisti della 6° edizione del Premio Cramum per cui partecipa alla mostra internazionale "Avevo 20 anni" a Villa Bagatti Valsecchi di Varedo. Le sue opere sono state esposte in gallerie private, istituzioni e musei in italia e all’estero, tra i quali: Complesso Museale Santa Giulia, Brescia; MAC Museo di Arte Contemporanea di Lissone; Casa Testori, Novate Milanese; Das KloHäuschen, Monaco di Baviera; Galleria Cart, Monza; PAN | Palazzo Arti Napoli; MACsa Museo de Arte Contemporaneo, Salta (AR); MUSE, Trento; Museo della Permanente, Milano; Casa del Mantegna, Mantova; Museo di Castel Sant'Elmo, Napoli; Careof, Milano; Kaiserliche Hofburg, Innsbruck; Museo Carlo Zauli, Faenza; GAMeC, Bergamo; il Crepaccio, Milano. Per informazioni: +39-334-1539578 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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