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Novità dalle Case della Memoria della Sicilia

Novità dalle Case della Memoria della Sicilia
La biblioteca di Casa Cuseni ottiene il vincolo dalla Regione Siciliana ed entra nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione. Il Castello di Donnafugata entrerà a far parte dell’Ecomuseo di Ragusa

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2 marzo 2019 – Importanti novità per le Case delle Memoria siciliane che sempre più si confermano custodi della memoria storica e dell’identità del territorio. Le ‘case’ sono due e sono dei veri e propri gioielli. Si tratta di Casa Cuseni a Taormina, sede del Museo delle Belle Arti e del Grand Tour e Casa della Memoria del pittore inglese Robert Kitson e della nipote Daphne Phelps, e del Castello di Donnafugata a Ragusa magnifica dimora nobiliare ottocentesca dove vissero Corrado Arezzo De Spucches e Gaetan Combes de Lestrade. Vediamo quindi quali sono le novità che interessano le due Case della Memoria siciliane
Casa Cuseni ha ottenuto il vincolo della Regione Siciliana sulla “Raccolta libraria Casa Cuseni”, composta da 240 volumi (200 del Fondo Antico e 40 del Fondo Moderno) e 34 carte geografiche. Il vincolo di tutela è stato concesso alla raccolta in quanto “fonte di rilevante documentazione storica inerente i più svariati aspetti socio-culturali siciliani nonché testimonianza dell'importante movimento artistico Art and Craft”. Inoltre è stata inserita nella Carta regionale dei Luoghi dell’identità e della memoria della Regione Siciliana, ed entra pertanto nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione, “ritenuto fondamentale l’opera di salvaguardia di un immobile […] il miglior esempio di Arts and Crafts Movemente al di fuori della Gran Bretagna” e “considerato che la conservazione della Villa significa non solo del patrimonio di una casa di notevole interesse storico ed artistico ma anche di un pregevolissimo fondo librario […] di un giardino disegnato e decorato alcuni fra i nomi più importanti dell’epoca […]”
«Nel dettaglio – spiega Francesco Spadaro direttore di Casa Cuseni - siamo stati inseriti come Luogo delle personalità storiche e della cultura, legata alla memoria di Robert Hawthorn Kitson, un passo decisivo ed importantissimo perché di fatto, ora, facciamo parte anche giuridicamente della memoria culturale della Sicilia. Questo e il vincolo sulla raccolta libraria, che è iniziato su 240 libri ma che interesserà poi tutto il fondo che include alcune migliaia di titoli, sono risultati che ci inorgogliscono e sono in linea con la mission delle Case della Memoria». Infine, la Fondazione Robert Hawthorn Kitson ha ottenuto il riconoscimento giuridico dalla Presidenza della Regione Sicilia.
Il Castello di Donnafugata invece farà parte dell’Ecomuseo di Ragusa, di prossima costituzione, che prenderà il nome di Carat - Cultura, architettura rurale, ambiente e territorio e abbraccerà il patrimonio, materiale e immateriale, che contraddistingue il territorio Ragusano: dall’altopiano, con la tradizione contadina e le masserie, le pittoresche cave, le miniere di asfalto, le latomie, passando dal Castello e da tutta l’area di Donnafugata per poi entrare nel centro storico di Ragusa, patrimonio UNESCO. Un territorio espressione di una comunità quindi, che non sarà inteso solo per le sue suggestive connotazioni fisiche ma anche come storia della popolazione che ci vive.
«Esprimo massima soddisfazione per l’apertura di nuovi capitoli culturali nella incantevole Casa Cuseni di Taormina e nell’assistere a nuovi orizzonti sull’immenso patrimonio della comunità ragusana- afferma Giuseppe Nuccio Iacono, consulente onorario e coordinatore per le case museo siciliane- con la nascita dell’Ecomuseo voluta dall’amministrazione Cassì, il Castello di Donnafugata, costituirà uno degli elementi sostanziali che compongono l’anima del territorio e della sua comunità. Il Castello non si identificherà solamente come qualcosa di fisico, ma si concretizzerà in un dialogo fatto di sentimenti, ricordi, tradizioni, percezioni visive e cultura per la Comunità. Le case-museo come luogo di memoria sono un legante tra il paesaggio esteriore e quello interiore composto di emozioni e di stati d’animo di chi respira il territorio».
«È per noi motivo di orgoglio sapere che le case che fanno parte della nostra associazione “crescono” e vengono sempre più valorizzate ed esaltate da progetti e riconoscimenti legati al loro territorio – commentano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Il vincolo sulla biblioteca di Casa Cuseni e il suo ingresso nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione così come l’inserimento del Castello di Donnafugata nel grande progetto dell’Ecomuseo di Ragusa sono una conferma del valore che rappresentano per la loro regione e per l’Italia intera».

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