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Museo Casa natale Salvatore Quasimodo, il ricordo nel 54mo anniversario dalla morte

quasimodoParole profetiche sull’atrocità della guerra. Il lascito di Salvatore Quasimodo, di cui ricorre il 54mo anniversario della morte, avvenuta ad Amalfi nel 1968, viene fatto proprio dalla Associazione Proserpina e dallo stesso figlio del Nobel, Alessandro.

“Vi riconosco, miei simili, o mostri della terra Al vostro morso è caduta la pietà, e la croce gentile ci ha lasciati E più non posso ritornare nel mio eliso”, poetava Quasimodo nel 1947 nella raccolta “Giorno dopo giorno”.  “Un messaggio attualissimo con la guerra che oggi ci opprime – dice Alessandro Quasimodo- Era il ’47 e le ferite del conflitto mondiale erano profonde, così come quelle di oggi. Quasimodo è stato profetico in tutto quello che ha scritto”.  L’associazione Proserpina, che gestisce la casa museo del Nobel,  è impegnata a tramandare il lascito quasimodiano e ha voluto ricordare quest’anno l’anniversario della morte del poeta facendo proprie le parole del figlio ed i versi quasimodiani. Martedì, nel giorno dell’anniversario della morte, la casa museo sarà visitabile con ticket ridotto ed un omaggio offerto ai visitatori. La casa museo è tornata in queste ultime settimane meta di scolaresche e gruppi provenienti da tutta l’Italia e l’anniversario è anche occasione per far conoscere al meglio la casa natale del Nobel.

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