GIORGIO DE CHIRICO

Indirizzo: Fondazione Giorgio e Isa de Chirico Piazza di Spagna, 31 00187 Roma T/F: +39 06 679 6546
Orario: La Casa-museo è aperta al pubblico da settembre a luglio tutte le mattine dal martedì al sabato e la prima domenica del mese dalle ore 9 alle 13, esclusi i festivi; Le visite sono guidate in lingua italiana e inglese e durano 45 minuti circa; Non sono ammesse più di 10 persone per ogni turno; La prenotazione è obbligatoria e si effettua on-line sul sito della Fondazione.
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Roma

La Casa-museo Giorgio e Isa de Chirico si trova in Piazza di Spagna 31, al quarto piano del Palazzetto dei Borgognoni. Il Maestro vi si trasferisce nel 1947 insieme alla seconda moglie, Isabella Far Pakszwer e vi rimane fino al 1978, anno della sua morte.

Il trasferimento al Palazzetto dei Borgognoni segna un profondo cambiamento: la scelta di abitare in Piazza di Spagna, considerata da Giorgio de Chirico “il centro del centro del mondo”, viene vissuta come l’approdo ad un porto felice, dopo anni di esperienze vissute in varie città italiane ed estere.

L’appartamento di Giorgio e Isa de Chirico è suddiviso su tre piani, due dei quali sono accessibili al pubblico. Il primo piano presenta un ingresso, due salotti, una sala da pranzo e l’ufficio della Fondazione che un tempo era adibito a cucina. Il secondo piano della casa accoglie la sfera più intima e creativa dell’artista, ossia le stanze da letto di Giorgio e Isa e lo studio del Maestro.

Visitando la Casa-museo si ha quindi la possibilità di accedere simultaneamente a tre livelli della vita di de Chirico:
quello intimo e familiare, la mobilia e gli effetti personali all’interno della casa sono originali;
quello artistico, un’esposizione permanente delle sue opere, dagli anni Trenta in poi, è presente in tutte le sale del primo piano;
quello creativo, rappresentato dal suo studio dove il visitatore ha la possibilità di addentrarsi nella “cucina creativa” del Maestro, respirandone l’atmosfera. Si ha la possibilità di curiosare tra le cornici, i colori, i libri, i calchi in gesso e i pennelli di de Chirico, costantemente avvolti nella luce proveniente da un’apertura nel soffitto, elemento fondamentale per la realizzazione delle sue opere.
 
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