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LA CASA-MUSEO DI MARIA COSTA SEDE DEL CENTRO STUDI CHE NE PORTA IL NOME A CASE BASSE – VILL. PARADISO (MESSINA)

LA CASA-MUSEO DI MARIA COSTA SEDE DEL CENTRO STUDI CHE NE PORTA IL NOME A CASE BASSE – VILL. PARADISO (MESSINA)

di Giuseppe Ruggeri

La lunga parabola esistenziale di Maria Costa è trascorsa all’ombra del pozzo antistante la sua casa, che la Poetessa ha eletto luogo dell’anima, fonte primaria della sua ispirazione lirica. Una piccola abitazione costruita nel 1890 dal padre Placido, pescatore di Paradiso nel cui quartiere, detto delle Case Basse, la Poetessa vide la luce nel dicembre 1926. L’artista e devoto amico Pippo Crea, negli anni, abbellisce sempre più questa modesta dimora, dipingendovi figure, immagini e versi connessi ai principali nuclei poetici della Costa. E’ il primo nucleo del piccolo museo – poi diventato Centro Studi “Maria Costa” - che oggi rinnova il ricordo e l’opera della “Sibilla dello Stretto” e il suo immenso valore nella conoscenza di quello straordinario scrigno di ricchezza lessicale che è il dialetto marinaro di Case Basse. Come, acutamente, spiega Giuseppe Rando, per il quale alla Costa “si deve (…) la salvezza del patrimonio linguistico protonovecentesco dei pescatori della Riviera del Faro di Messina: avendolo la poetessa codificato sulla pagina scritta (e stampata), quel linguaggio ha difatti acquistato la stabilità della lingua”. Il Comitato “Antico Borgo Marinaro delle Case Basse”, l’UNESCO e la Regione Siciliana affiancano il Centro Studi che oggi porta il suo nome. Costituitosi nel 2017, il Centro Studi promuove la figura e l’opera di Maria Costa organizzando incontri, convegni, gare poetiche, letture, visite guidate, incontri didattici. Gli interni della casa, poche e piccole stanze – un ingresso, cucina, ripostiglio, camera da letto, bagnetto – riflettono l’estrema semplicità di una quotidianità vissuta nel sereno flusso di ritmi antichi e regolari. L’ingresso ospita una libreria che custodisce i testi della Poetessa oltre a volumi di altri autori liberamente elargiti, e una vetrina di fotografie raffiguranti diversi momenti della sua vita privata. Nella stanza da letto, dove nel settembre 2016 morì, sono esposti i suoi numerosi trofei di concorsi e riconoscimenti letterari, tra cui i prestigiosi Premi Buttitta e Colapesce. Nel 2006, il nome di Maria Costa è stato inserito nel Registro dei Tesori Umani Viventi – Patrimonio UNESCO, della Regione Siciliana.  

 

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