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Fiesole (FI) | Alla Fondazione Primo Conti arriva proseguono gli incontri con il progetto Amir - laboratorio "Messaggi africani in arte"

Fiesole (FI) | Alla Fondazione Primo Conti arriva proseguono gli incontri con il progetto Amir - laboratorio "Messaggi africani in arte"

Riprendono gli appuntamenti con il progetto AMIR, grazie al quale 32 migranti provenienti da diversi paesi del mondo si sono formati e preparati per raccontare i musei di Fiesole e Firenze in italiano e nelle loro lingue madri. Tra i vari eventi in programma questo mese, segnaliamo quelli che si terranno presto i nostri musei:

Domenica 24 febbraio:
ore 11:00 – Museo Primo Conti
Laboratorio “Messaggi africani in arte”

Il laboratorio prende ispirazione dalla singolare storia dei tessuti wax africani. I motivi ornamentali di queste stoffe hanno un significato nascosto e raccontano il ruolo sociale e le aspirazioni di chi le indossa: se una donna è sposata, se è il capofamiglia, se è molto colta o è orgogliosa di ballare bene e così via. Durante il laboratorio saranno fornite delle mattonelle di tessuto (pattern) su cui ogni partecipante avrà la possibilità di dipingere forme e colori con un segreto messaggio personale da mostrare al mondo. La tecnica usata sarà l’acrilico su tessuto.

L’ingresso è gratuito, non è richiesta la prenotazione. La durata del laboratorio è di un’ora e mezzo.
Il ritrovo è presso la Fondazione Primo Conti (via Giovanni Dupré 18, Fiesole).
Per informazioni sul progetto, iscrizioni e per il programma completo degli incontri anche nei musei fiorentini, si rimanda al sito www.amirproject.com o alla pagina Facebook @amirmuseums.
Il progetto AMIR è a cura di:
Comune di Fiesole
Comune di Firenze – MUS.E
Istituto degli Innocenti
Fondazione Primo Conti
Stazione Utopia
Con il contributo di
Regione Toscana
Fondazione CR Firenze

Villa Saffi, a Forlì, entra a far parte delle Case della Memoria

Villa Saffi, a Forlì, entra a far parte delle Case della Memoria

Per le Case della Memoria l’anno inizia con una nuova adesione dall’Emilia Romagna. È la Casa Museo Villa Saffi di Forlì, abitata da Aurelio Saffi, importante figura del Risorgimento italiano, la nuova casa che entra a far parte dell'Associazione Nazionale Case della Memoria. L’ingresso della casa forlivese porta a quota 71 il numero delle case-museo che fanno parte della rete nazionale.
«Mese dopo mese – commentano Adriano Rigoli eMarco Capaccioli, presidente e vicepresidente dell’Associazione – la nostra rete si arricchisce con l’ingresso nuove realtà che aggiungono ogni volta una tessera fondamentale al mosaico della Memoria, come testimoni ‘silenti’ della storia del nostro Paese. Villa Saffi testimonia un pezzo importante di storia, quella scritta da Aurelio Saffi, un protagonista del Risorgimento italiano che con Mazzini e Armellini gettò le basi ideali per la costituzione dell’Italia unita. Per questo siamo particolarmente felici di accogliere Villa Saffi, con il suo patrimonio di testimonianze e memoria, all’interno della nostra rete, nata per preservare i ‘segni’ del passato e valorizzare il loro ruolo nella costruzione del futuro».
«A nome dell'Amministrazione Comunale di Forlì e dell'Assessorato alla Cultura che rappresento – commenta Elisa Giovannetti, assessore alla Cultura del Comune di Forlì -, esprimo grande soddisfazione per essere diventati soci di questa autorevole associazione portatrice di obiettivi virtuosi sulla promozione e valorizzazione della casa Museo di Villa Saffi di Forlì. I percorsi che verranno intrapresi saranno senza dubbio di alto profilo, a beneficio di risorse culturali quali le Case Museo che riflettono un passato ricco di storia per il territorio nel quale si trovano. Una memoria storica degna di vivere nel presente e un'eredità per le future generazioni».
Villa Saffi, di proprietà del comune di Forlì dal 1988, era originariamente un convento dei Gesuiti (all'esterno della facciata sono ancora visibili tracce della loro cappella) acquistato dal Conte Tommaso Saffi, nonno di Aurelio, e utilizzato in prevalenza come residenza estiva. A lungo e stabilmente vi risiedette Aurelio Saffi, erede politico di Giuseppe Mazzini, che qui si spense il 10 aprile 1890. Il suo ricordo e quello delle vicende storiche di cui fu protagonista ricorrono negli arredi e nei materiali cartacei e decorativi qui conservati, senza dimenticare che, ancor prima, la villa fu sede di riunioni carbonare e indicata in linguaggio cifrato come Vendita dell'Amaranto.
Il fascino della villa, oltre che alle memorie storiche, è legato alla conservazione di arredi originari di notevole pregio ed eleganza e alla ricca biblioteca, che comprende anche un'importante raccolta di quotidiani rari. All'interno dell'immobile, inoltre, è presente la testimonianza lasciata dall’artista Amerigo Bartoli Natinguerra (Terni, 1890-Roma, 1971), che dipinse a trompe-l'oeil la cosiddetta stanza del ping-pong. Attigui all'abitazione padronale sono l'abitazione del custode, un'ampia casa colonica e una costruzione probabilmente utilizzata, in origine, come scuderia.
La villa è circondata da un parco dominato, nella parte anteriore, da un maestoso cedro del Libano probabilmente risalente ai tempi del triumviro, a cui si sono aggiunti magnolie, platani, cipressi, sapientemente mescolati a noccioli, viburni e lauri. Nella parte retrostante la villa, della piccola macchia di querce esistente in passato, sopravvivono alcuni esemplari, che creano un boschetto al cui interno venne costruita la grotta che fungeva da neviera. 

"Le Donne di Sigfrido- Voci femminili dall'Archivio"




"CASA MUSEO SIGFRIDO BARTOLINI"

Pistoia

Venerdì 8 Febbraio 2019 ore 17


VANNINO CHITI  parlerà di "MADRE TERESA DI CALCUTTA" 

coordina  FRANCESCO GAIFFI

Giulia Bartolini darà voce alla "Buona Samaritana" del '900

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DEF le donne di sigfrido esterno OK V.Chiti

Strategy Conference di Icom Italia - Trento, dal 4 al 6 aprile 2019

Strategy Conference di Icom Italia
Trento, dal 4 al 6 aprile 2019

Cari Amici delle Case socie,


Da ICOM Italia ci viene l'invito a partecipare a questi interessanti seminari che si svolgeranno a Trento dal 4 al 6 aprile 2019. C'è tempo fino al 15 febbraio per dare la propria adesione. Questi seminari saranno sicuramente un momento importante di approfondimento e di incontro su temi specificamente museali. Chi fosse interessato a partecipare mi invii una email all'indirizzo dell'Associazione in modo che lo possa mettere in contatto con gli organizzatori (e sapere chi eventualmente parteciperà). I curatori delle case socie dell'Associazione Nazionale Case della Memoria sono vivamente invitati a partecipare.

A nome dei Presidenti delle Associazioni museali italiane si conferma che la Strategy Conference delle Associazioni museali italiane si terrà nei giorni 4 – 6 Aprile 2019 nella città di Trento e in particolare presso l'Hotel Montana in località Vason di Monte Bondone. La Strategy Conference intende porsi come un percorso di studio e approfondimento in residenza su temi di attualità museologica e pensato per costituire un momento di riflessione congiunta con le Associazioni museali italiane. SI ricorda che l'incontro annuale delle Associazioni si terrà quest'autunno grazie al coordinamento dell'Associazione Case della Memoria.

La formula della residenza punta a divenire un'occasione di irrobustimento delle relazioni dirette e interpersonali e di rielaborazione incrociate delle rispettive identità associative a favore di un'intensificazione dei motivi che hanno portato alla costituzione della Conferenza permanente. Per favorire un dialogo plurimo ma riconducibile ad un formato di seminario e non di convegno, si valuta preferibile avere un numero di partecipanti attorno alle 30 – 40 persone. Pertanto, anche per permettere una buona gestione di tavoli paralleli di discussione (nello stile word café) si propone che ciascuna associazione partecipi con 4 – 5 suoi delegati.

In attesa dei vostri riscontro, colgo l'occasione per salutare con viva cordialità,

Adriano Rigoli
presidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria

Vinci (FI) | Presentazione del volume "Glossario leonardiano. Nomenclatura dell'anatomia nei disegni della Collezione reale di Windsor"

Vinci (FI) | Presentazione del volume "Glossario leonardiano. Nomenclatura dell'anatomia nei disegni della Collezione reale di Windsor"
Biblioteca leonardiana, sabato 9 febbraio, ore 10.30

News Glossario Leonardiano 9febb DEF 001

Il Castello Donnafugata nel nascente Ecomuseo di Ragusa

Il Castello Donnafugata nel nascente Ecomuseo di Ragusa
La giunta municipale approva l’atto d’indirizzo


Il Castello di Donnafugata del Comune di Ragusa facente parte della lista della Rete Nazionale Case della Memoria sarà protagonista del nascente Ecomuseo, insieme a tante risorse artistiche, storiche, culturali, ambientali che contraddistinguono il territorio Ragusano. Un territorio che non sarà inteso solo per le sue suggestive connotazioni fisiche ma anche come storia della popolazione che ci vive.

E’ stato dunque avviato il primo step dell’iter di costituzione di un Ecomuseo a Ragusa, denominato CARAT. La giunta municipale ha deliberato un atto d’indirizzo politico-amministrativo, da proporre successivamente all’esame del consiglio comunale, per la costituzione dell’ecomuseo, quale forma museale permanente senza fini di lucro al servizio della comunità, mirata a tutelare e valorizzare le peculiarità materiali ed immateriali presenti nel territorio comunale.
Con legge regionale n. 16 del 2 luglio 2014 sono stati costituiti gli Ecomusei della Sicilia, mentre nel febbraio del 2017 sono state approvate le linee guida per l’individuazione dei criteri e dei requisiti minimi per il riconoscimento della qualifica di Ecomuseo e successivamente il “formulario di presentazione”.
Molteplici gli obiettivi legati alla realizzazione dell’Ecomuseo, dall’incentivare l’identità locale ed il senso di appartenenza attraverso la valorizzazione della storia e della cultura della comunità, con il coinvolgimento della cittadinanza, ad istituire itinerari di visita, attivare iniziative rivolte alla ricerca scientifica e didattico-educativa ed alla catalogazione e documentazione riguardanti la storia, le tradizioni, le testimonianze materiali e immateriali per la fruizione pubblica, contribuire a rafforzare i flussi turistici nel territorio e favorire la tutela dell’ambiente e la conservazione e valorizzazione degli ambienti di vita e di lavoro tradizionali, le tradizioni religiose, culturali e ricreative, i prodotti tipici, l’utilizzo delle risorse naturali, delle tecnologie produttive, delle fonti energetiche e delle materie prime, come anche costituire reti per la promozione della sostenibilità e per la realizzazione di attività e servizi connessi alla valorizzazione del territorio, favorendo anche la partecipazione aperta con associazioni, enti, privati, università e scuole attraverso la stipula di protocolli d’intesa.
Con lo stesso atto deliberativo la giunta municipale ha dato mandato al sindaco di nominare un comitato tecnico-scientifico che dovrà redigere lo schema di statuto dell’organismo con la definizione delle linee di indirizzo.
“Nasce l’Ecomuseo di Ragusa, un grande progetto culturale con cui intendiamo valorizzare ciò che siamo - spiega il sindaco Peppe Cassì - Un ecomuseo è un’istituzione, riconosciuta per legge, ampia, che include patrimonio materiale e immateriale. Il nostro partirà dall’altopiano, con la tradizione contadina e le masserie, proseguirà con il Castello e tutta l’area di Donnafugata per poi entrare nel nostro centro storico UNESCO.
Andando verso Ibla si passerà da Cava Gonfalone e Vallata S. Domenica, per proseguire nell’aspetto naturalistico con le miniere e le cave dell’Irminio, e verso mare, con i bunker e il Riparo sotto roccia, tra i più antichi insediamenti preistorici d’Europa. È un grande percorso che comincia oggi, con una delibera di Giunta – sottolinea il primo cittadino - e proseguirà attraverso tavoli di lavoro aperti alla città. Lavoreremo insieme per mettere in rete i siti, renderli accessibili e valorizzarli, dando ai turisti l’opportunità di scoprire Ragusa per più giorni e ai ragusani di vivere a pieno il loro patrimonio. Il nostro ecomuseo si chiamerà “CARAT”, ovvero Cultura, Architettura Rurale, Ambiente e Territorio; un suono che richiama l'antico termine arabo del seme del carrubo, utilizzato come unità di misura per la definizione del carato. Una metafora di Ragusa, che ha nell'identità del suo territorio un valore prezioso”.
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