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Riprende il trekking de "I Sabati del Castello"

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Museo Casa Carducci  I   Santa Maria a Monte (Pi)
Riprende il trekking de "I Sabati del Castello"

Dopo i due sabati passati dedicati alla campagna di Amico Museo, il borgo di Santa Maria a Monte riprendono gli appuntamenti con I Sabati del Castello, pensati per chi ha il piacere di coniugare la passeggiata con la cultura e la visita dei poli museali presenti nel centro storico.
Le visite guidate, nate come un trekking urbano in armonia con il contesto architettonico e naturalistico circostante, caratterizzeranno ogni sabato pomeriggio fino alla fine di Giugno.
Sabato 1 Giugno l’iniziativa sarà in concomitanza con Arcimboldino, progetto comunale nato in collaborazione con le scuole del territorio e l’Ass. Art in Cooking finalizzato all’educazione alimentare delle nuove generazioni, stimolate ad avvicinarsi a frutta e verdura giocando e componendo volti ed oggetti sullo stile di Arcimboldo.
L’appuntamento con le visite guidate è fissato per le ore 15.30 presso il  Museo Casa Carducci: dopo aver fatto visita a quella che fu la casa per tre anni della famiglia dell’illustre Giosuè e che oggi ospita la mostra permanente Tenero Gigante di Antonio Possenti, la camminata proseguirà visitando la cisterna medievale citata già dal 1391. Il percorso si articolerà lungo Via Carducci – alla scoperta delle antiche difese del castello composte da tre anelli di mura – , toccando la Chiesa Collegiata, con le sue opere medievali, il Palazzo del Podestà e la salita alla Torre dell’Orologio. L’itinerario terminerà  sulla Rocca, con la visita agli scavi dell’Area Archeologica e alle raccolte dell’annesso Museo Civico Beata Diana Giuntini, dedicate sia alla storia della comunità e alla figura della Patrona sia ai percorsi più prettamente archeologici, con i reperti provenienti dagli scavi compiuti nel sito di Sant’Ippolito in Anniano e sulla stessa Rocca.
Le visite sono interamente gratuite. Per questioni organizzative è necessario prenotare al numero 333.3495168, disponibile anche per informazioni.

I Sabati del Castello




Orari estivo della Fondazione Montanelli Bassi

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Si comunica che  a partire dal 1 giugno compreso la Fondazione Montanelli Bassi seguirà l’orario estivo di apertura al pubblico. L’orario sarà il seguente:

GIUGNO E LUGLIO
- martedì e  giovedì dalle 9,00 alle 13,00; sabato e domenica dalle 15 alle 19
Sarà possibile visitare la sede in altri giorni e fasce orarie, su prenotazione, contattando il 3281289087

AGOSTO
-la Fondazione resterà chiusa al pubblico.
Aperture e visite straordinarie su prenotazione, contattando il 3281289087

 

Per informazioni generali:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;   www.fondazionemontanelli.it

 
 
 
 

ll Premio di scrittura Indro Montanelli 2019 a Viviano Domenici. A Virginia Della Sala il Premio Giovani

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ll Premio di scrittura Indro Montanelli 2019 a Viviano Domenici. A Virginia Della Sala il Premio Giovani

Il Premio Nazionale di scrittura Indro Montanelli 2019 (Premio alla carriera) sarà assegnato quest’anno a Viviano Domenici, nato a Livorno nel 1940, creatore e per decenni caporedattore delle pagine “Scienza” del Corriere della Sera. 

 A Virginia Della Sala (classe 1989), giornalista del 'Fatto Quotidiano', va il Premio Giovani.

 Lo ha deciso la giuria composta da Francesco Sabatini, Paolo Mieli, Andrée Ruth Shammah, Marco Ballarini, Ferruccio de Bortoli.I premi saranno consegnati nel prossimo autunno a Fucecchio.

 Ulteriori informazioni sul sito della Fondazione Montanelli Bassi 

http://www.fondazionemontanelli.it


Risale al tempo della guerra di Finlandia (1939-1940) e non al 1956 la foto icona di Montanelli

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Risale al tempo della guerra di Finlandia (1939-1940) e non al 1956 la foto icona di Montanelli


Dopo un’accurata ricerca e grazie all’acquisto della rivista ’Tempo’ del 22 luglio 1943 la Fondazione Montanelli Bassi è finalmente in grado di chiarire la data della famosa foto icona del giornalismo in cui compare Indro Montanelli, che, seduto su una pila di giornali, batte un servizio sulla sua macchina per scrivere.

Essa  non risale – come spesso si dice – al 1956, al tempo della rivolta di Budapest, ma ad almeno una quindicina di anni prima.

La foto compare infatti già sul periodico “Tempo” del 22 luglio 1943 a corredo di un articolo di Emiliano Zazo in cui si racconta, tra l’altro, il successo dei suoi reportage dai fronti di guerra, in particolare da quello della guerra russo finlandese dell’inverno 1939-1940. Ed è proprio a quel periodo che la fa risalire una testimonianza dello stesso Montanelli in un’intervista televisiva, nel corso della quale dichiarò che la foto era stata scattata durante un suo ritorno dal fronte finlandese.

Pertanto è anche da escludere che la macchina che poggia sulle ginocchia di Indro sia una Lettera 22, realizzata invece negli anni Cinquanta. 

Interpellato da noi, Umberto Di Donato, fondatore nel 2006 del Museo della macchina da scrivere a Milano, ci ha dichiarato:" L’unica portatile italiana del periodo che corrisponde nella parte posteriore inquadrata nella foto è la ICO - MP1 , la prima macchina Olivetti prodotta dal 1932 in avanti, e antecedente la Lettera 22. Certamente Montanelli nella sua lunga carriera ha usato molte macchine, tra cui le più note e riprese in alcune sue foto sono: la Lettera 22, la Lettera 32 e anche una successiva Lettera 88.

Fatta questa precisazione, non ci resta che confermare il valore simbolico di questa immagine, vera e propria icona del giornalismo.  

Arezzo | Alla Casa Museo Ivan Bruschi inaugura la mostra Vento dal Nord

Arezzo | Alla Casa Museo Ivan Bruschi inaugura la mostra Vento dal Nord


Invito Mostra Vento dal Nord

Lucca | Grande successo e partecipazione di pubblico agli eventi in ricordo di Boccherini nell’anniversario della morte

Lucca | Grande successo e partecipazione di pubblico agli eventi in ricordo di Boccherini nell’anniversario della morte

La ricollocazione della targa commemorativa del compositore lucchese, in Via della Dogana 9, di fronte all’Albergo San Martino, è stato il momento più significativo della 5^ edizione dell’Omaggio a Luigi Boccherini, manifestazione di commemorazione nel giorno dell’anniversario della morte.
La targa era stata qui collocata nella seconda metà dell'Ottocento, su iniziativa della Società del Quartetto, nata a Lucca nel 1862, per indicare il luogo dove "Dimorò Luigi Boccherini Lucchese inventore del quartetto strumentale" e vi trascorse alcuni anni della propria vita.
“Ricostruire i luoghi della musica è necessario per rendere omaggio a una città che ha offerto al mondo grandi musicisti – ha dichiarato il sindaco Alessandro Tambellini -. C'è bisogno di un itinerario musicale per dare ai giovani maggior conoscenza e consapevolezza di ciò che è stata la nostra città”.
“Proprio agli inizi del Novecento – commenta Gabriella Biagi Ravenni presidente del Centro studi Giacomo Puccini - quando la città riempiva di onoranze Carlo Angeloni, l'altro grande maestro lucchese Giacomo Puccini scriveva in una lettera alla sorella Ramelde “... e pensare che Boccherini non ha che una lapide sul muro d'un casino!” La lapide era infatti su un edificio che ospitava una casa di tolleranza”.
In occasione delle celebrazioni per commemorare nel giorno dell’anniversario della sua morte il compositore lucchese Luigi Boccherini, che si si spense a Madrid il 28 maggio 1805, è stato organizzato un ricco e variegato programma di eventi, che sono iniziati alle ore 11:00 nella Chiesa di San Francesco davanti alla tomba del compositore con l’esecuzione musicale del componimento Quartetto per archi G164 da parte degli studenti dell’ISSM «Luigi Boccherini», per proseguire con la ricollocazione della targa commmerativa, e la presentazione del volume Le Sinfonie di Luigi Boccherini. Contesti, fonti, analisi, curato da Marco Mangani, Germán Labrador e Matteo Giuggioli per il Centro studi Luigi Boccherini, Ed. Olschki da parte di due studiosi di eccezione: Gabriella Biagi Ravenni e Guido Salvetti. Il volume, che raccoglie saggi di studiosi di tutto il mondo, si articola in tre sezioni: contesti, fonti, analisi, che corrispondono a livelli d’indagine fondamentali per la ricostruzione e per l’approfondimento storiografico sulle sinfonie di Boccherini.
La giornata boccheriniana si è conclusa con un tutto esaurito al bellissimo concerto nella Chiesa di Santa Caterina con musiche di Boccherini e Mendelssohn eseguite dal violinista Paolo Ardinghi, dalla violoncellista Elida Pali e dal pianista Federico Rovini con l’esecuzione, realizzato in collaborazione con l’ISSM «Luigi Boccherini».
La manifestazione rientra nel calendario della rassegna Il Settecento musicale a Lucca e si realizza grazie ai contributi del Comune di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, e con la collaborazione dell’Istituto Musicale Luigi Boccherini, la Fondazione Giacomo Puccini, il Centro Studi Giacomo Puccini.

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