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Arezzo | Jazz and wine

Arezzo | Jazz and wine
Concerti e degustazioni a Casa Bruschi


Dopo il successo dello scorso anno, la rassegna _JAZZ AND WINE_, ideata dalla Fondazione Ivan Bruschi, torna ad animare le notti dell’estate aretina. Il programma prevede tre serate che, come suggerisce il nome, saranno tutte all’insegna del binomio vincente tra buona musica e buon vino.
Un ciclo di degustazioni vinicole curate  dalle cantine del territorio, accompagnate da concerti di qualità, il tutto nella splendida cornice delle terrazze di CASA BRUSCHI, da cui si gode una vista unica del centro storico di Arezzo e della Pieve di Santa Maria.
Per tre sere, 2, 8 e 16 LUGLIO, a partire dalle 21.15 sarà quindi possibile sorseggiare un bicchiere di buon vino , "scelto" da TUSCANATIVE (Arezzo), ascoltando dell’ottima musica jazz.

Il primo evento in programma si terrà GIOVEDÌ 2 LUGLIO, alle ore 21,15. A inaugurare la rassegna: "ROSSI-NAPOLI DUO" _I colori della voce”_ con Anna Rossi, (voce) e Dario Napoli, (chitarra).
Una chitarra e una voce, una formazione intima per una serata altrettanto interessante. La chitarra di Dario Napoli, chitarrista poliedrico particolarmente affermato nel campo del jazz manouche, si intreccia con la voce calda e potente di Anna Rossi. In repertorio alcuni classici della canzone americana, ma anche brani di jazz moderno o canzoni italiane. Il tutto rivisto e arrangiato in chiave del tutto originale.

In occasione di questa prima serata la degustazione di vini aretini:
RANCOLI TENUTA DI FRASSINETO (VINO BIANCO VERMENTINO). L’azienda agricola inserita in un contesto comprendente una villa ottocentesca circondata da un ampio parco, è ubicato nel cuore della Val di Chiana aretina, in località Frassineto, in una zona vocata alla produzione di vini di qualità. I vigneti sono stati impiantati con una tecnica innovativa utilizzando vitigni di particolare pregio, finalizzando il tutto all’ottenimento di uve e vini pregiati. L’imbottigliamento avviene nella propria cantina aziendale dotata di tecniche e impiantistica all’avanguardia.  
LIBER – AZIENDA AGRICOLA IL MORO (VINO ROSSO). L`Azienda Agricola Biologica Il Moro è una azienda a completa gestione familiare situata in località Pratantico, a circa 4Km dal centro storico di Arezzo. Un azienda che produce vino da una singola vigna di due ettari, in precedenza gestita dall'Istituto Sperimentale di Viticoltura di Arezzo.

Il costo del biglietto è di € 9.00 a persona.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

MERCOLEDÌ 8 LUGLIO "Big Nail trio" The art of guitar trio Fabio Roveri, chitarra Mauro Maurizi, contrabbasso Mauro Giorgeschi, batteria.

GIOVEDÌ 16 LUGLIO Swing, blues & more... Francesco Giustini, tromba, Manrico Seghi, organo hammond Giovanni Paolo Liguori, batteria.

Casa Museo di Ivan Bruschi
Corso Italia 14 - Arezzo
tel. 0575/354126, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fondazionebruschi.it

Arezzo | Casa BruschiOpere dalla Collezione AGI, Verona

Arezzo | Casa Bruschi
COLMARE IL BOCCIOLO/COMBATTERE IL VERME/REGOLARE IL CALORE/ELUDERE IL VENTO/SFUGGIRE ALL’APE
Opere dalla Collezione AGI, Verona
A cura di Rita Selvaggio
28 giugno – 27 settembre 2015

Adel Abdessemed, Carla Accardi, Mario Airò, Carl Andre, Giorgio Andreotta Calò, Giovanni Anselmo, Francesco Arena, Stuart Arends, Stefano Arienti, Charles Avery, James Beckett, Neil Beloufa, David Bernstein, Joseph Beuys, Christian Burnoski, Sophie Calle, Isabelle Cornaro, Mark Dion, Sean Edwards, Haris Epaminonda, Franklin Evans, Lara Favaretto, Christian Flamm, Mario Garcia Torres, Alberto Garutti, Félix González-Torres, Mona Hatoum, Judith Hopf, Anna Hughes, Paolo Icaro, Anish Kapoor, Joseph Kosuth, Francesco Lo Savio, Allan Mccollum, Helen Mirra, Jonathan Monk, Adrian Paci, Giulio Paolini, Jorge Peris, Dominique Petitgand, Gerhard Richter, Markus Schinwald, Ettore Spalletti, Jessica Stockholder, Luca Trevisani, Richard Tuttle, Francesco Vezzoli

Al pari di un giardino, una collezione d’arte comporta una serie di operazioni precise e induce a riflettere sulla profonda responsabilità del fiorire e del bello. L’idea di giardino, come allegoria figurata di “collezione”, è evocata dai versi di Emily Dickinson quali metafora di un ingigantirsi di paesaggi infinitesimali che catturano l’inventiva dei visitatori.

Nella casa museo di Ivan Bruschi, le opere della collezione AGI attivano una conversazione tra differenti narrative e innescano una catena di rimandi che codifica e decodifica il sistema seriale dei criteri. Il percorso espositivo nasce dell’incontro tra una smisurata passione per l’antiquariato e gli oggetti d’arte e il vigile ed inesauribile percorso di ricerca di Giorgio Fasol. Le sue scelte sul contemporaneo, con tutto il loro bagaglio di sperimentazione, con i loro singoli universi di senso e i loro multiformi strumenti espressivi -dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle installazioni, al video e alla performance- connettono e intrecciano altretemporalità aprendo un inedito dialogo.

Una collezione d’arte contemporanea, sempre attenta al sostegno e alla promozione dell’arte più giovane   tra infinite altre collezioni, un continuo corto circuito non soltanto tra realtà e immaginazione, ma anche e soprattutto, tra rappresentazione e ri-rappresentazione. Quello del collezionista, dopotutto, è un “ordinare”che attraverso i discorsi degli altri costruisce proprio una nuova realtà da rappresentare.

Un nucleo rappresentativo della collezione – con le sue pratiche e i suoi discorsi sul contemporaneo-, si mimetizza tra antichità classiche, materiale lapideo di età romana, marmi pertinenti ad urne e sarcofagi, un grande altare funerario, bronzetti votivi, statuette di divinità, fibule, chiavi e serrature di età imperiale, manufatti risalenti al Paleolitico, punte di freccia, amuleti egiziani, oggetti di produzione etrusca. Gli averi di casa Bruschi includono inoltre: 4000 esemplari di monete, in oro, argento, bronzo e mistura, gioielli fenici, ceramiche medioevali, piatti istoriati, vasi da farmacia, bacini, pigne decorative, una coppia di angeli reggi cortina e una Madonna con Bambino, dipinti del 500 e del 600, un Crocifisso, la Santa Margherita da Cortona, il San Paolo Eremita in preghiera. E ancora, tavoli e tavolini, sedie, poltrone, panchetti, cassettoni, credenze, consolles, banconi, badaloni, stalli di coro, confessionali, che si succedono in un alternarsi di epoche e di stili. Avori, tessuti e costumi, un kimono cinese tardo-ottocentesco e una livrea in panno blu del secondo Settecento, una pianeta in damasco rosso con stemma cardinalizio, armi in asta e alabarde, metalli e argenti di destinazione ecclesiastica e civile, vasellame vitreo, stoviglie, piatti, posate di vario genere, utensili per la cucina, caffettiere, attrezzi agricoli, ferri da stiro, scaldini, manufatti dall’Africa, dall’America pre-colombiana e dall’Oriente, maschere rituali dell’isola di Bali, corna di rinoceronte, bruciaprofumi in bronzo, oggetti provenienti da un tempo senza fondamento: questo e molto altro popolano in conciliante addomesticamento le stanze dell’antico Palazzo del Capitano del Popolo che, a pochi metri da Piazza Grande, fu la dimora di Ivan Bruschi.

Come se ora le cavità di questa casa, con la loro ostinata interrogazione del silenzio, con le loro infinite collezioni, saperi ed esercizi, e con i loro ingombri domestici si riversassero negli spazi aperti. Cripticamente, ellitticamente, e con passo spasmodico, verso un giardino della mente.

A Cesena e Faenza “Memoria d’Autore” per la Prima Guerra Mondiale

A Cesena e Faenza “Memoria d’Autore” per la Prima Guerra Mondiale
Nelle Case della Memoria un programma di appuntamenti in occasione del centenario del conflitto

Tanti eventi in arrivo, tra Cesena e Faenza (Ra), per ricordare la Grande Guerra attraverso le memorie dei grandi personaggi. Le Case della Memoria aprono infatti le porte a un nuovo programma di appuntamenti pensati, questa volta, in occasione del centenario della Grande Guerra. Si chiama “Memoria d’Autore per la Prima Guerra Mondiale” il progetto che l’Associazione Nazionale Case della Memoria (la rete delle abitazioni di alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana) dedica al primo conflitto mondiale, che in Italia ha avuto inizio cento anni fa, ma anche, più in generale, al tema della guerra e delle guerre nel mondo.

“Memoria d’Autore” va ad aggiungersi alle tante iniziative organizzate dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, a partire dalla prossima partecipazione ad Expo, fino al calendario semestrale di eventi “A tavola con i grandi” che permette di scoprire i grandi protagonisti della storia e della cultura del nostro Paese attraverso la cucina e il gusto. “Organizzare calendari collettivi di eventi e fare rete – hanno spiegato il presidente e il vicepresidente dell’Associazione, rispettivamente Adriano Rigoli e Marco Capaccioli – significa creare un circuito virtuoso in grado di far conoscere e apprezzare meglio, e in un’ottica più ampia, il valore delle Case della Memoria e ciò che esse rappresentano”.

Sono numerosi gli appuntamenti nelle Case della memoria italiane, tra Vicchio (Fi), Pistoia e, appunto, Cesena e Faenza dove, negli spazi della Casa Bendandi – osservatorio sismologico (via Manara 17, Faenza) si terrà, sabato 7 novembre (ore 18) l’inaugurazione della mostra “Raffaele Bendandi, il 900 e la grande guerra”, esposizione che raccoglie documenti, giornali, oggetti che evocano un passato di guerra. Interverranno lo storico Enzo Casadio e la presidente della Casa museo Bendandi, Paola Pescerelli Lagorio (info: www.osservatoriobendandi.it). Ma il calendario di appuntamenti più nutrito è quello di Cesena che si estende fino alla fine dell’anno.

Già in corso, con tanti eventi fino a dicembre 2015, “Renato Serra e la Grande Guerra”. A cento anni dalla sua morte, avvenuta sul Podgora il 20 luglio 1915, Cesena rende omaggio alla memoria di uno dei suoi figli più illustri, il critico letterario Renato Serra, con un ricco programma di iniziative che si protrarrà nei prossimi mesi. Il calendario prevede numerosi appuntamenti, promossi dall’assessorato alla Cultura del Comune di Cesena con il coinvolgimento delle maggiori istituzioni culturali cesenati: Biblioteca Malatestiana, Teatro Bonci, Ert, Centro Cinema San Biagio, Conservatorio Maderna. Il programma spazia dalle conferenze alla presentazione di libri, dalla musica al teatro, dalle mostre al cinema, visite e itinerari cittadini sul filo della memoria, alla ricerca dei ricordi serriani e della Cesena di un secolo fa. 

Lunedì 6 luglio (ore 21.45), in piazza Amendola per la rassegna “Cinema al fronte: la Grande Guerra”, che proseguirà nei mesi successivi, ecco la proiezione di “La grande guerra” di Mario Monicelli (It. 1959, bn, 129') con Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Silvana Mangano. Lunedì 13 luglio (ore 21.15), in piazza Amendola sarà la volta di "Carissimi Padri, Almanavvhi della Grande Guerra (1900-1915)" sugli albori del cinema all’ombra del grande conflitto a cura di Claudio Longhi. A seguire (ore 21.45) la proiezione di “Orizzonti di gloria” di Stanley Kubrick (Usa 1957, bn, 87’). Venerdì 17 luglio (ore 20.30) si potrà partecipare alla camminata letteraria nella Cesena di Renato Serra con tre soste di lettura per ascoltare pagine di Filippo Tommaso Marinetti e i Futuristi (partenza dal Giardino Pubblico). Sabato 18 luglio (ore 21, Chiostro di San Francesco) "Carissimi Padri, Almanavvhi della Grande Guerra (1900-1915)" mise en espace (in caso di maltempo Palazzo del Ridotto) dedicata agli intellettuali dell’Europa del tempo.

Lunedì 20 luglio (ore 21, Chiostro di San Francesco) sarà la volta di “Una coscienza in guerra. Renato Serra 1915”, narrazione per voci, musiche e suoni, affidata alla regia di Maurizio Mastrandrea e Monica Briganti, con Lorenzo Pieri, Monica Briganti, Maurizio Mastrandrea e Alessandro Pieri. In programma, musiche per violoncello e pianoforte eseguite da Giorgio Borghi e Antonio Salerno (in caso di maltempo l’appuntamento si svolgerà nel Palazzo del Ridotto). Nella stessa data, ma in piazza Amendola (ore 21.45) per “Cinema al fronte: la Grande Guerra”, ecco la proiezione di “Addio alle armi” di Frank Borzage (Usa 1931, bn, 78’), con Gary Cooper, Helen Hayes, Mary Philips.
Sabato 25 luglio (ore 21) il Chiostro di San Francesco ospiterà “Renato Serra. Il letterato e l’apocalisse” oratorio laico di Paolo Turroni, per la regia di Corrado Bertoni con Elena Baredi, Sabrina Guidi, Daniela Montanari, Iuri Monti e Alessandro Pieri (in caso di maltempo Palazzo del Ridotto). Lunedì 27 luglio (ore 21.45, piazza Amendola), per “Cinema al fronte: la Grande Guerra” si terrà la proiezione di “Il barone rosso” di Roger Corman (Usa 1971, col, 97'), con John Philip Law, Don Stroub, Barry Primus.


Ad agosto, il programma prenderà il via lunedì 3 (ore 21.30, piazza Amendola) con la proiezione di “Una lunga domenica di passioni” di Jean-Pierre Jeunet (Fr-Usa 2004, col, 134’), con Audrey Tatou, André Dussolier, Marion Cotillard. Lunedì 10 agosto (ore 21.30, Arena San Biagio) sarà invece la volta del film “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi (It. 2014, col, 80’), con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Camillo Grassi.

A settembre, venerdì 11 (ore 20.30) ancora una Camminata letteraria nella Cesena di Renato Serra con tre soste di lettura per ascoltare pagine di Matilde Serao, Ada Negri, Edith Wharton (partenza dal Giardino Pubblico), mentre venerdì 25 (ore 10) Villa Silvia – Carducci ospiterà “Renato Serra: un lettore di provincia e la coscienza inquieta del letterato tra Italia ed Europa” a cura di Gianmario Anselmi.

Sabato 3 ottobre (ore 17, Biblioteca Malatestiana) verrà inaugurata la mostra fotografica “Caduti cesenati nella Grande Guerra” a cura di Gessica Boni, Paola Errani e Carla Rosetti, con interventi pittorici di Matteo Bosi.
Sabato 10 ottobre (ore 17, Galleria Comunale d'Arte) aprirà invece l’esposizione “Il lettore di provincia”: tavole, illustrazioni e bozzetti di Giorgio Carta dalla graphic novel su Renato Serra a cura di Giovanni Barbieri, Elisa Rocchi, Marco Turci e Paolo Zanfini. La mostra proseguirà fino al 25 ottobre in Galleria Comunale d’Arte, poi in Biblioteca Malatestiana dal 27 ottobre all’8 novembre 2015.


Sabato 17 ottobre (ore 10), al Teatro Bonci, verrà presentata l’edizione critica di “Esame di coscienza di un letterato” di Renato Serra a cura di Marino Biondi e Roberto Greggi (Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2015), con lectio magistralis di Marino Biondi. Sabato 17 e 24 (ore 15), oltre che domenica 18 e 25 ottobre (ore 9.30, Biblioteca Malatestiana) si terrà il LXVI Convegno di Studi Romagnoli dedicato a Renato Serra, Augusto Campana e Malatesta Novello. Nella stessa data (ore 21, Teatro Bonci) appuntamento con “Abschied”, concerto dell’Ensemble da camera del Conservatorio Maderna di Cesena, con musiche, proiezioni e letture. Sabato 24 ottobre (ore 21, sempre al Teatro Bonci) ecco “Carissimi Padri, Almanacchi della Grande Pace (1900-1915)”, atelier a cura di Claudio Longhi
Martedì 27 ottobre (ore 17, Biblioteca Malatestiana), nell’ambito della mostra “Il lettore di provincia” proiezione del mediometraggio “Esame di coscienza di un letterato” di Corrado Bertoni (It., 1984, col, 40’), con Dido Maccagni, Norberto Midani, Achille Cattani.


Sabato 28 novembre (ore 17, Biblioteca Malatestiana), presentazione del volume “IX de Le vite dei Cesenati”, dedicato al centenario della Grande Guerra a cura di Pier Giovanni Fabbri e Alberto Gagliardo (Cesena, Stampare, 2015). Mercoledì 2 dicembre (ore 21, aperto alla cittadinanza) e giovedì 3 (ore 10 riservato alle scuole), in entrambi i casi al Teatro Verdi ecco “Renato Serra il letterato in trincea”, letture con Michele Di Giacomo e Martino Reggini.
Sabato 5 dicembre (ore 17, Biblioteca Malatestiana) verrà presentato il libro “Carlo Bersani, tra Serra e i movimenti musicali contemporanei” di Mauro Casadei Turroni Monti (Quaderni del Teatro Bonci, 15). Nella stessa data (ore 15.00 - 17.30) visite guidate a Casa Serra a cura degli studenti dell’ITC Renato Serra di Cesena fino al 20 dicembre 2015. Info: 0547.35 63 27; Pagina Facebook Centenario Serra.


VIDEO | Da Pipetta a Pinocchio!

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La mostra di Mauro Boninsegni a Collodi (Pt)


Video Pinocchio

Certaldo (FI) | A Tavola con Boccaccio

Certaldo (FI) | A Tavola con Boccaccio
Casa Boccaccio, 27 giugno (ore 17.30)

A Tavola con Boccaccio

“A Tavola con Francesco Cavassa”

A Tavola con i Grandi – Le Case della Memoria per Expo 2015
“A Tavola con Francesco Cavassa”
Casa Cavassa, Saluzzo - 3 luglio 2015 dalle ore 19.30

A cena con CavassaUn modo insolito per trascorrere una serata estiva? Partecipare all'iniziativa “A Tavola con Francesco Cavassa” che si svolgerà venerdì 3 luglio presso il Museo Civico Casa Cavassa di Saluzzo: nella suggestiva cornice del palazzo nobiliare appartenuto alla famiglia Cavassa, i partecipanti vivranno un insolito viaggio nel tempo grazie alle animazioni a cura del Gruppo storico del Saluzzese e alla visita guidata alla scoperta delle caratteristiche culinarie del Rinascimento a cura della ditta Coopculture.

L'appuntamento è alle ore 19.30 presso il loggiato del museo. Alle ore 20.30 ci si sposterà nel giardino interno dove si potrà “gustare” una cena con piatti tipici del 1500 a cura della trattoria “Al Convento” (menù con tris di antipasti, primo, secondo con contorno e dolci, il tutto accompagnato da vini offerti da produttori del territorio).

L'iniziativa rientra nel progetto “A Tavola con i Grandi” promosso in occasione di Expo 2015 dall'Associazione Nazionale Case della Memoria, che mette in rete le abitazioni di alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana. Al progetto ha aderito anche il Comune di Saluzzo, attraverso un calendario di 4 appuntamenti nelle due case della memoria inserite nell'associazione: Casa natale di Silvio Pellico e Casa Cavassa.

L'evento è riservato a max 60 persone. Prenotazione obbligatoria. Costo: euro 35 (per bambini fino a 12 anni euro 15).Prenotazioni: Ufficio Turismo IAT, piazza Risorgimento 1 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – n. verde gratuito 800392789. La prenotazione risulterà effettiva solo dopo il versamento della quota di 5 euro.
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