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XXX Biennale del Muro dipinto di Dozza, fra conservazione e creazione: ecco i protagonisti dell’edizione 2025

Riflettori accesi sui restauri ma anche su nuove opere e interventi collaterali che daranno forma al programma 2025 nel segno della missione racchiusa nel titolo “Save the Wall”

Dozza si prepara a vivere una nuova stagione di arte pubblica: dal 15 al 21 settembre il borgo medievale romagnolo accoglierà la XXX Biennale del Muro Dipinto, un’edizione dal valore simbolico che celebra sessant’anni di storia della manifestazione e rilancia la sfida della contemporaneità. Dopo aver annunciato il tema “Save the Wall”, dedicato alla conservazione e alla valorizzazione della memoria, arriva ora il momento di conoscere i protagonisti, da quelli che lasceranno il proprio segno sulle case e negli spazi della comunità, arricchendo quel museo a cielo aperto che ha reso Dozza celebre in Italia e nel mondo, alle opere che saranno protagoniste di un prezioso – e necessario – percorso di conservazione e cura.

I restauri

Il tema della preservazione delle opere sarà, infatti, una delle colonne portanti dell’edizione 2025: oltre alla nuova arte, che pure sarà protagonista con quattro nuove installazioni, la XXX Biennale ha scelto di confermare il proprio impegno nella conservazione di quelle esistenti, con un ricco programma di restauri che interessa alcuni dei lavori più rappresentativi della storia del Muro Dipinto. Venti gli interventi in programma che saranno svolti durante la manifestazione: verranno riportate all’antico splendore, tra le altre, opere che rimandano alle prime edizioni della Biennale, come L’uomo e la macchina di Nevio Bedeschi (1963), Muratore di Remo Pasetto (1967), Siesta sulla spiaggia di Giuliano Pini (1969) e La scalata di Concetto Pozzati (1971), ma anche realizzazioni degli anni ’80, come Calanchi della Valsellustra di Francesco Tabusso (1983) o le Figure al balcone di Giuseppe Gagliardi (1987), fino ad opere del nuovo millennio come il murale senza titolo di Eron (2007), Muro 150 di Gino Pellegrini (2005) o Figura di Tano Pisano (2003), insieme a tante altre realizzazioni iconiche che hanno contribuito, anno dopo anno a rendere Dozza il borgo dipinto più famoso del Paese. Menzione a parte, infine, per Il respiro del drago di Paolo Barbieri, drammaticamente danneggiato e oggetto di un delicato “strappo” per preservare quanto rimane della caratteristica opera. Tante attività che riflettono lo spirito di “Save the Wall”: prendersi cura dell’esistente per consegnarlo alle generazioni future.

I muri e gli artisti principali

Due, invece, i nuovi interventi previsti sui muri del borgo di Dozza. Augusto Giuffredi, artista e restauratore di Montecchio Emilia, porterà la sua esperienza accademica e la sua sensibilità nella realizzazione di Portale in via De Amicis 52, mentre Lara Ilaria Braconi, pittrice milanese famosa per le sue ricerche sulla condizione umana e il legame con la natura attraverso linguaggi figurativi e introspettivi, darà vita all’opera battezzata Illuminata al civico 26 della stessa via. Due personalità diverse, accomunate dall’attenzione al rapporto tra arte e comunità, che lavoreranno sotto gli occhi del pubblico e con il coinvolgimento anche degli studenti delle scuole di Dozza e Vieste.

Le opere collaterali

Due anche le nuove opere collaterali, realizzate da artisti già protagonisti delle passate edizioni del Muro Dipinto e che si concentreranno sul territorio di Toscanella: Marco Lazzarato, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, realizzerà Il fiume sul muretto di piazza Libertà, accanto alla chiesa di Santa Maria del Carmine. Il progetto vedrà anche il coinvolgimento di studenti e ragazzi di Oliveto Citra, Comune in provincia di Salerno gemellato con Dozza. Andrea Gualandri, artista ed educatore, firmerà invece La ragazza che guardava il cielo all’interno del nuovo Centro Sportivo Polifunzionale di Toscanella: l’opera, dedicata a Sara Piffer, giovane atleta prematuramente scomparsa e divenuta simbolo dei valori sportivi.

La Commissione Inviti

Il ricco panel di opere e restauri che caratterizzeranno la XXX edizione della Biennale è stato selezionato dalla rinnovata Commissione Inviti, cuore artistico della manifestazione che riunisce competenze ed esperienze diverse. Ne fanno parte la Presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte, nonché storica dell’arte, Lisa EmilianiAgnese Tonelli, museologa del Museo Rocca di Dozza, Enrico Maria Davoli, storico dell’arte e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, Lucia Vanghi, restauratrice ed ex docente presso la stessa Accademia, Michela Berzioli, conservation scientist, e Pierluca Nardoni, storico dell’arte, curatore e docente. Un gruppo eterogeneo che testimonia l’attenzione della Biennale alla qualità scientifica e artistica delle proprie scelte.

Il programma completo: https://www.murodipinto.com/programma-xxx-biennale-muro-dipinto-di-dozza/

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