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Nell’anno di Leonardo anche le Case della Memoria festeggiano

Nell’anno di Leonardo anche le Case della Memoria festeggiano 

Nell’anno del cinquecentenario leonardiano anche l’Associazione Nazionale Case della Memoria ha un traguardo da festeggiare: otto anni di rete nazionale. È proprio a Vinci, la città di Leonardo, che l'11 giugno del 2011 si tenne l'assemblea straordinaria dell'associazione, nell’ambito della quale la rete ha cambiato nome, con l'aggiunta della denominazione nazionale.
Nata in Toscana, l'associazione "Case della memoria" si è costituita ufficialmente a Prato il 24 ottobre 2005, al termine di un lungo percorso durante il quale le diverse realtà che furono censite nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dalla Regione Toscana e da Casa Boccaccio di Certaldo, si confrontarono e decisero dar vita ad una Associazione che avesse scopi e metodi di lavoro comuni.
«Nel 2011 abbiamo fatto il grande passo – spiega Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. L’associazione contava già 35 case in 6 regioni italiane: per questo fu deciso di “allargare i confini” e rendere il progetto una realtà di livello nazionale. Da lì tanta strada è stata fatta, a livello italiano e internazionale, a dimostrazione che lavorare “in rete” è il modo migliore per di promuove ogni singola realtà del nostro Paese».
Sempre nel 2011, a settembre, negli spazi di Casa Montessori a Chiaravalle (AN) le Case della Memoria hanno organizzato il convegno internazionale di ICLM (International Committee for Literary and Composers' Museums), con la partecipazione di circa 80 direttori e curatori di musei letterari e musicali». 
«Oltre ad essere un traguardo per la nostra rete – aggiunge il vicepresidentedell’Associazione Nazionale Case della MemoriaMarco Capaccioli– per me rappresenta anche un traguardo personale: è proprio durante l’assemblea dell’11 giugno 2011 che fui eletto consigliere dell’associazione. Oggi sono vicepresidente e sono molto soddisfatto dei progressi che abbiamo fatto, arrivando a mettere in rete quasi ottanta case in 12 regioni italiane».

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