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Fiesole | Visita all’area archeologica e al museo civico

Fiesole | Visita all’area archeologica e al museo civico
Tour e apertivo giovedì 16 giugno alle 17
museo civico archeologicoFiesole, 23 maggio 2016 - Il tour è a cura di Rita Tambone, che ci accompagnerà giovedì 16 giugno alle 17 alla visita sia dell'area archeologica che del museo civico archeologico e a seguire verrà servito un aperitivo al "Caffè Teatro", Teatro Romano, Chi è interessato dovrà inviare l'iscrizione ENTRO IL 10 GIUGNO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel. 055.597095 COSTO EURO 15,00 Non potranno essere rimborsate le quote versate in caso di mancata partecipazione. Minimo partecipanti richiesto 12 persone. Punto di incontro davanti alla Cattedrale.



Lucca | Amico Puccini

Lucca | Amico Museo 2016: gli eventi del Puccini Museum
Lucca, 23 maggio 2016 – I Musei della Toscana fino al 5 giugno 2016 aprono le loro porte per accogliere grandi e piccini con visite guidate, presentazioni di opere, esposizioni straordinarie, laboratori, animazioni. Un programma con centinaia di attività diverse accomunate da un’identica passione: restituire il patrimonio culturale alla comunità con proposte che appaghino la curiosità di ogni visitatore, perché il museo è un amico che non tradisce mai nel garantire, ogni volta, una scoperta e un’emozione.La tematica proposta per il 2016, che attinge al tema della Giornata Internazionale dei Musei ICOM, è Musei e paesaggi culturali. Il Puccini Museum per questo evento nazionale organizza: il  29 maggio – Michele racconta Puccini, appuntamento dedicato ai bambini e alle famiglie: sarà possibile partecipare alla visita della casa natale Giacomo Puccini accompagnati da Stefano Filippi, attore che interpreta il ruolo di Michele Puccini, raccontando attraverso gli occhi del fratello del maestro la sua vita avventurosa, quella del famoso fratello Giacomo Puccini e del resto della famiglia. Vista la disponibilità limitata dei posti, le richieste di prenotazione saranno evase in base all’ordine cronologico di arrivo fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per info su costi e prenotazione: www.puccinimuseum.it 

Fucecchio | Due scritti di Montanelli su Marco Pannella

Fucecchio | Due scritti di Montanelli su Marco Pannella
In occasione della scomparsa del leader radicale, sul sito della Fondazione Montanelli Bassi sono stati pubblicati due scritti di Indro Montanelli a lui dedicati
Fucecchio, 23 maggio 2016 - Sul sito della Fondazione Montanelli Bassi sono stati pubblicati una lettera inedita del 29 marzo 1987 e la riproduzione di un articolo uscito sul Giornale del 22 aprile 1979: "Urgente per Marco Pannella:      Milano, 29 marzo 1987 - Caro Marco, tu dici che nell’arco di una settimana, io una volta ti insulto e una volta ti elogio. Tu lo fai con me nell’arco di ogni tuo intervento scritto o parlato, in fondo al quale arrivo sempre senza avere capito se mi consideri un genio o un imbecille, un santo o un farabutto. Ma lasciamo andare. Come sempre, dalla tua lettera non capisco nemmeno cosa hai voluto dire e cosa proponi. Se ti riesce condensare in due o tre cartelle (ma delle mie, non delle tue) un discorso sensato e intelligibile dai poveri lettori, sono a tua disposizione. Se mi fai uno sproloquio lo cestino. Adesso scegli tu, cercando di fare il possibile per risparmiarmi il rimorso di volerti bene.
Tuo, Indro.
Copyright (c) Eredi Indro Montanelli. Tutti i diritti riservati trattati da The Italian Literary Agency - Milano
Da: Il giornale, 22 aprile 1979
“Auguri a Pannella”
Uno dei maggiori protagonisti delle prossime elezioni sarà Marco Pannella, e non soltanto per i guadagni che gli si possono fin d’ora accreditare. E’ una cosa che dispiacerà a molti nostri lettori che in Pannella vedono un impasto di demagogia, ciarlataneria e istrionismo. E non senza ragione. Demagogo, ciarlatano, e istrione, Pannella lo è. Ma non è soltanto questo. Lo definiscono anche un qualunquista, un Giannini di sinistra. Ma anche questo è un giudizio riduttivo. Con Giannini, Pannella ha in comune il gesto e il gusto della scena-madre, la capacità di cogliere immediatamente gli umori del pubblico, di colpirne la fantasia e solleticarne le emozioni. Ma Giannini si serviva di questi ingredienti per raccattare una protesta di retroguardia che disturbava senza inquietare perché senza sbocchi. Pannella coagula una protesta d’avanguardia che inquieta più di quanto disturbi perché di sbocchi ne ha, fin troppi. Anche come teatranti, la loro scuola è diversa: Giannini era uno Zacconi; Pannella, un Carmelo Bene.
Ma non fermiamoci a questo superficiale identikit. Se Pannella non fosse che un abile commediante, la sua commedia – alla velocità con cui oggi il pubblico divora i suoi mimi e giullari – sarebbe finita da un pezzo. Invece il suo indice di gradimento sale nonostante la congiura del silenzio ordita contro di lui dai grandi mezzi d’informazione, e il successo cresce: un successo che le sue personali doti – atletica aitanza, calore di simpatia umana, oratoria torrentizia, polmoni a mantice, ubiquità, immaginazione, rapidità di riflessi, sfrontatezza da grande meretrice – servono a meraviglia, ma non bastano a spiegare.
Il fatto è che Pannella, intelligenza intuitiva cui la cultura (ne ha) serve solo da pezza d’appoggio, ha capito più cose di quante non ne abbiano capite i politologi di professione. Ha capito anzitutto, e prima di chiunque altro, la crisi dei partiti. E infatti si è guardato bene dal fondarne uno. Il suo si chiama “Movimento”,  e lo è sul serio in quanto svincolato da ogni ancoraggio ideologico. Qualcuno dice che questa è la sua debolezza perché lo riduce a un ricettacolo.  Io credo che sia la sua forza perché in un’epoca di consumismo come questa, nulla si consuma più rapidamente delle idee: basta vedere in che condizioni sono tutte ridotte. Pannella ne ha anticipato e ora ne sfrutta la nausea puntando invece su valori che non si consumano mai, i diritti umani e civili. Ma da quello smaccato e geniale bugiardo che è, arraffatore e arruffatore di parole, questa battaglia tipicamente liberale in difesa dello spazio vitale dell’individuo contro la plumbea pressione della massa, la conduce come rivolta di massa, e da sinistra. Per capire Pannella (anch’io ci ho messo del tempo) bisogna rivoltarlo, come si faceva con le stoffe inglesi di una volta, il cui rovescio era meglio del diritto. Visto di faccia, è un brancaleone, uno sparafucile, un saccheggiatore di pollai, un gigionesco mattatore, capace di rubare il posto a un morto nella bara pur di mettersi al centro del funerale. Ma è anche lo sceriffo che, disarmato, va a sfidare il gangster nella sua tana. Anche noi abbiamo sempre sostenuto che i responsabili delle fosse ardeatine, prima di Kappler e Reder, furono gli scellerati che, messe le bombe in via Rasella, nascosero la mano e mandarono a morte gli ostaggi. Ma Pannella è andato a dirlo in casa comunista, e ora reclama sulla pubblica piazza la liberazione di Hess dal carcere di Spandau e il trasferimento delle ceneri dei Savoia nel Pantheon. Dicono che il suo coraggio è solo spavalderia. Sarà. Ma intanto solo un pazzo punterebbe due soldi sulla pelle di Pannella, che gira senza scorta per vie e vicoli di Roma, a disposizione di qualsiasi pistola (e di pistole interessate al suo bersaglio debbono essercene parecchie).
Noi, è ovvio, non possiamo pronunciarci in favore di Pannella: egli giuoca in un campo che non è il nostro. Ma quattro cose dobbiamo dire, da avversari di questo anomalo personaggio. La prima è che Pannella è, appunto,  un personaggio su una scena politica popolata quasi esclusivamente di comparse e coristi. La seconda è che i suoi digiuni sono autentici e le sue tasche autenticamente vuote. La terza è che, se domani ci sarà un regime- ipotesi che si fa sempre più possibile -, all’opposizione di questo regime ci saremo solo noi e Pannella, socio scomodo, ma  di tutta affidanza.
E infine dobbiamo riconoscere che fra noi e lui c’è, per così dire, un fatto di sangue. Anche se scatena la sua buriana da sinistra facendo d’ogni erba un fascio – aborto e bambini affamati, omosessuali e perseguitati politici – e chiama la sua gente “compagni”, ricordiamoci che Pannella è figlio nostro, non loro. Un figlio discolo e protervo, un giamburrasca devastatore, che dopo aver appiccato il fuoco ai mobili e spicinato il vasellame, è scappato di casa per correre le sue avventure di prateria. Ma in caso di pericolo o di carestia, ve lo vedremo tornare portandosi al seguito mandrie di cavalli e di bufali selvaggi, quali noi non ci sogneremmo mai di catturare e  domare.
Questo è Pannella. Voti non possiamo dargliene, ma ci auguriamo che sia lui a mietere quelli che non ci appartengono.
Copyright (c) Eredi Indro Montanelli. Tutti i diritti riservati trattati da The Italian Literary Agency - Milano

Prato | ciao

Prato | Ti porto al museo: ecco le prossime “fermate”
Sabato 21 maggio si andrà alla scoperta della Casa Museo Leonetto Tintori e del Museo della Badia di Vaiano
Museo della Badia di Vaiano Casa Agnolo FirenzuolaPrato, 19 maggio 2016 – Nuove opportunità per scoprire i musei di Prato a bordo del bus. Prosegue il programma museale “Ti porto al Museo” e l’iniziativa “Amico Museo”, promossi dalla Provincia di Prato, dai musei cittadini e dalla Regione Toscana, per portare i cittadini alla scoperta delle sedi museali del territorio.  Per il 21 maggio, nell’ambito del programma di “Amico Museo” promosso dalla Regione Toscana, è in programma una visita guidata a due case della memoria del territorio pratese: la Casa Museo Leonetto Tintori a Figline di Prato e il Museo della Badia di Vaiano, Casa della Memoria dello scrittore Agnolo Firenzuola, abate del monastero dal 1538 al 1543. Entrambe sono socie dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Con la navetta gratuita che partirà da Prato alle 15 (orari e fermate www.prato.tiportoalmuseo.it) si raggiungeranno le due case per la visita guidata gratuita e il successivo ritorno a Prato. Nel dettaglio, alle 15:30 si svolgerà la visita del Museo della Badia di Vaiano e alle 17:30 circa quella di Casa Tintori (biglietto d’ingresso a Casa Tintori).Info:

Arezzo | La Fondazione Ivan Bruschi partecipa alla Notte europea dei musei

Arezzo | La Fondazione Ivan Bruschi partecipa alla Notte europea dei musei
Sabato 22 e domenica 23 maggio 2016

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