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Renato Serra nella cultura italiana ed europea 25 settembre 2015| Villa Silvia-Carducci (Cesena)

Renato Serra nella cultura italiana ed europea
25 settembre 2015| Villa Silvia-Carducci (Cesena)

Il 25 settembre 2015 si terrà a Villa Silvia-Carducci di Cesena una giornata di studi organizzata dall'AMMI sul letterato Renato Serra, autore dell' "Esame di coscienza di un letterato", il testo che meglio ha espresso la cultura irrequieta dei giovani intellettuali agli inizi del novecento.

Il convegno vede la partecipazione di autorevoli professori universitari, che proporranno i loro più recenti studi sulla figura e il ruolo dell'intellettuale cesenate nel contesto letterario e artistico nazionale ed europeo.


Mostra di Antonia Di Giulio: “Appunti di pittura” 4 ottobre-1 novembre 2015| Museo Pietro Canonica a Villa Borghese (Roma)

Mostra di Antonia Di Giulio: “Appunti di pittura”
4 ottobre-1 novembre 2015| Museo Pietro Canonica a Villa Borghese (Roma)

Antonia Di Giulio sarà presente con la sua mostra Appunti di pittura al Museo Pietro Canonica dal 3 ottobre al 1 novembre 2015, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura e allo Sport – Sovrintendenza Capitolina, con la cura di Antonello Tolve. I Servizi Museali sono di Zètema Progetto Cultura.

Come il ricordo d'un canto lontano, come nodi d'aria che si formano grazie alla partecipazione attiva dello spettatore o come brillanti fantasie d'avvicinamento allo straordinario corpus plastico di Pietro Canonica, le opere che Antonia Di Giulio propone con i suoi Appunti di pittura, tracciano un percorso intimo, una fabula de lineis et coloribus che diventa strumento e, via via, forma di pensiero utile a dialogare con la storia e la memoria del luogo.

Disseminate nelle sette sale del museo, nell'atelier e nelle stanze private dell'artista, le opere di Di Giulio disegnano, infatti, mediante cortocircuiti costruttivi e seducenti ponti immaginifici, un appuntamento sovratemporale che, se da una parte non rinuncia al temperamento astratto e pungente della pittura, dall'altra crea sottili stati d'animo, muti rimandi alle atmosfere plastiche che abitano la casa-museo dello scultore piemontese.

Un'opera intitolata 1° marzo 1869, accanto ad altre cinque di grandi dimensioni (14 ottobre 1917, 23 settembre 1924, 9 aprile 1958, 18 novembre 1958 e 6 gennaio 1964 – le cui date sono volutamente ignote, private, affettive), è il primo omaggio immediato al padrone di casa, il primo atto dialogico con una collezione totale fatta di bronzi, di marmi, di bozzetti, di modelli originali, di studi, di repliche che mostrano l'itinerario intellettuale di un maestro indiscusso della scultura italiana. Alla committenza del monumento pubblico e alla galleria di ritratti che sfilano nei vari ambienti del museo, Di Giulio compara, seguendo un procedimento analitico, un progetto privato che indica un tragitto confidenziale per invitare il pubblico a riflettere sul permanente e sul temporaneo, sul luminoso percorso scultoreo di Canonica, appunto, e sulle proprie irrinunciabili proairesi pittoriche che popolano trasversalmente gli ambienti museali.

Con una geometria pungente che ridefinisce lo spazio della tela per dar vita a figure compatte la cui paralisi viene messa in discussione dalla stesura scomposta e nervosa del colore, le cinque grandi opere proposte da Antonia Di Giulio nelle sale espositive del museo tagliano volutamente la quiete del luogo con lo scopo di plasmare un urto estetico il cui riflesso invita a guardare due modelli che, da angolazioni differenti, ritraggono una metà dell'arte (il transitorio, il fuggitivo, il contingente) di cui l'altra metà è l'eterno e l'immutabile (Baudelaire).

Accanto ai cinque grandi lavori che dialogano con la maestosità della scultura e con un tessuto visivo che impone una forza espressiva realistica alquanto articolata, Di Giulio propone inoltre una serie di piccole ma preziose tele Senza titolo (appunti) – 13 precisamente – che, come intervalli visivi appartati, trovano la loro collocazione tra il primo e il secondo piano del museo per trasportare il fruitore al di là delle apparenze e delle immediatezze, verso tracce emozionali che coincidono con la scoperta della pittura, dello spazio, dei luoghi, della memoria, degli arredi.

Nei suoi Appunti di pittura proposti al Museo Pietro Canonica, Antonia Di Giulio gioca ancora una volta «in una doppia dimensione tra ridondanza ed essenzialità, tra senso del gioco e disciplina, tra rigore ed autoironia» (Achille Bonito Oliva) per raccontare, dunque, e con un modus operandi volutamente estraniante e apparentemente spiazzante, la storia di un incontro impossibile, la magia di un dialogo creativo che non sa più qual mano si fece spola ad intrecciarne i fili.



Antonello Tolve





SCHEDA INFO MOSTRA



Mostra

Antonia Di Giulio, Appunti di pittura

A cura di

Antonello Tolve

Dove



Museo Pietro Canonica a Villa Borghese

Via Pietro Canonica, 2 - Roma



Quando



Anteprima stampa



Inaugurazione/ apertura al pubblico



Biglietti



Orario

4 ottobre – 1 novembre 2015



Sabato 3 ottobre ore 10.30 – 11.30



Sabato 3 ottobre 2015 ore 11.30





Ingresso gratuito                 



da martedì a domenica ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30).



Info

Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

www.museocanonica.it;

www.museiincomune.it, www.zetema.it



Arezzo | The Tuscan Times book club

Arezzo | The Tuscan Times book club
Quattro incontri per parlare di letteratura a Casa Bruschi

A partire da martedì 22 settembre, con altri tre appuntamenti programmati per il 27 ottobre, 24 novembre e 22 dicembre, avrà inizio una serie di interessanti incontri organizzati dalla Fondazione Ivan Bruschi, amministrata da Banca Etruria, in collaborazione con The Tuscan Times, editoriale appartenente al de The Florentine,giornale in lingua inglese con sede a Firenze.
Nel bellissimo SOGGIORNO DELLA CASA MUSEO DI IVAN BRUSCHI, martedì 22,
dalle 17.30,  si parlerà di libri, di amicizia, e di vita: ogni mese con un nuovo testo.
A inaugurare il ciclo di incontri "LAMICA GENIALE", il primo dei quattro romanzi DI ELENA FERRANTE che costituiscono la "serie napoletana", libri che stanno avendo un enorme successo oltreoceano nella traduzione di Ann Goldstein.
A presiedere la serata che viene organizzata per amanti di libri e di buona lettura sarà Oonagh Stransky, scrittrice, traduttrice di letteratura italiana e corrispondente della zona di Arezzo per The Tuscan Times.
Info appuntamenti:
  - il quarto martedì di ogni mese a partire dalle ore 17,30 fino alle ore 20 circa, con possibilità di visita al Museo alle 17;
  - 5 euro a persona (compresa visita e brindisi di benvenuto);
  - posti disponibili: max. 12.
Per maggiori info visitate la pagina:
http://www.theflorentine.net/articles/article-view.asp o contattate Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Casa Museo di Ivan Bruschi
Corso Italia 14 - Arezzo
Tel.
0575.354126, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.fondazionebruschi.it
facebook.com/casamuseo.ivanbruschi

AVVISO | Annullamento evento "A Tavola con i Grandi" a Saluzzo (CN)

AVVISO | Annullamento evento "A Tavola con i Grandi" a Saluzzo (CN)

L'evento "A Tavola con i Grandi" previsto peri il 18 settembre prossimo a Saluzzo (CN) è stato annullato per mancato raggiungimento di iscrizioni.

l Premio ”Il Fagiolo d’Oro” alla memoria di Indro Montanelli

Fucecchio (FI) | Fondazione Montanelli Bassi
Il Premio ”Il Fagiolo d’Oro” alla memoria di Indro Montanelli
L'appuntamento sabato 26 settembre, alle ore 16, a Pescia (PT)

Sabato 26 settembre, alle ore 16, a Pescia, l'Associazione Il Ghiareto onlus assegnerà l'edizione straordinaria del Premio di CulturaGastronomica "Sorana il Fagiolo d'oro" alla memoria di Indro
Montanelli,che, oltre ad apprezzare la produzione di questa particolare coltura di qualità, si impegnò con "Il Giornale" per la salvaguardia del territorio di Sorana.

 FONDAZIONE MONTANELLI BASSI
 via G. di San Giorgio, 2
 Casella Postale 190
 50054 FUCECCHIO (Fi)
 Tel e fax 0571 22627

Daria Masiero, il recital a Villa Verdi

Daria Masiero, il recital a Villa Verdi
Musica nella dimora piacentina del Maestro di Busseto
Domenica 20 settembre concerto e visita guidata nella casa di Sant’Agata di Villanova sull’Arda  dove Verdi scrisse musica e dette prova del suo talento di architetto ed imprenditore agricolo

Villa Verdi FacciataLa musica torna ad animare la dimora più amata da Giuseppe Verdi. Il prossimo 20 settembre (ore 17), Villa Verdi di Villanova sull'Arda (Pc) ospiterà il Recital che vedrà protagonista la famosa soprano Daria Masiero. Considerata una delle voci più importanti del panorama lirico, Daria Masiero ha cantato in alcuni dei maggiori teatri nazionali e internazionali: Scala di Milano, Regio di Torino, Carlo Felice di Genova, Massimo di Palermo, Liceu di Barcellona, Teatro dell’Opera di Melbourne, Concert Hall di Cardiff, Art Center Seoul, Concert Hall Beijing, National di Tokyo, Sydney Opera House e molti altri ancora. Ha lavorato con i più grandi direttori e registi del panorama lirico: Pappano, Muti, Luisotti, Conlon, Volmer, Tokarczyk, Giudarini, Hamalainen, Noseda, Kontarsky, Connely, Galli, Bartoletti, Pidò, Web, Palumbo, Veronesi, Fogliani, Castles-Onion, Campanella, Fournellier, Auguin, Liu Ja, Ceccato, Stein Montaldo, Puggelli, Gieleta, Murphy, Ponnelle, De Ana, Pasqual, P.Alli, Kaeigi, Maestrini, Placido, Alagna, De Tommasi, Grinda, Stefanutti, Kokkos, De Luca, Zambello, Edwards. Il prezzo del biglietto è di 20 euro, comprensivo di ingresso al museo con visita guidata (ore 16) e concerto (ore 17).
 
Villa Verdi, inserita nell’Associazione Nazionale Case della Memoria, l’unica in Italia a mettere in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana è stata forse la dimora più amata dal maestro di Busseto. Si trova in località Sant’Agata (è chiamata anche la Villa di Sant’Agata), nel Comune di Villanova d’Arda, in provincia di Piacenza. Si trova a 5 Km dalla Casa Natale di Verdi che si trova nella frazione di Roncole Verdi in Comune di Busseto in provincia di Parma e che fa parte, a sua volta, dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Attualmente è abitata dagli eredi del musicista, la famiglia Carrara Verdi, ovvero dai discendenti di Maria Filomena, cugina ed erede universale del Maestro. «Questa profonda quiete mi è sempre più cara. È impossibile… ch’io trovi per me ove vivere con maggior libertà»: sono queste le parole che Verdi usa per descrivere la sua casa di Sant’Agata, luogo in cui scrisse musica, ricevette illustri ospiti e dette prova del suo talento di architetto ed imprenditore agricolo.
 
Nella Villa sono presenti e visitabili la camera da letto di Verdi, dove il Maestro dormiva e lavorava, lo “Studiolo” che conserva spartiti di canto e piano di tutte le opere verdiane, la ricostruzione, con i mobili originali, della camera n. 157 dell’Hotel et de Milan, l’albergo a pochi passi dal Teatro alla Scala, dove Verdi soleva passare i suoi soggiorni milanesi. E poi la Cappella, la scuderia, la cantina, le carrozze usate dal Maestro e la Camera di Giuseppina Strepponi. Visitabile anche il parco che si estende su una superficie di oltre 6 ettari e conta più di cento specie di piante diverse provenienti da varie parti del mondo: un patrimonio nato per volontà di Verdi che curò la scelta e la piantumazione delle piante.
 

Associazione Nazionale Case della Memoria
 
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete le abitazioni in cui hanno vissuto alcuni dei più importanti personaggi della cultura italiana: Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra, Giorgio de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti.
 
L’Associazione Nazionale Case della Memoria risulta essere oggi l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. La rete è composta da 50 case museo in 9 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia.
 
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