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Nicola Armentano (Consigliere PD): “Un via di Firenze sarà intitolata a Carlo Levi”

Nicola Armentano (Consigliere PD): “Un via di Firenze sarà intitolata a Carlo Levi”
Ad Aliano verrà intitolata una via alla fiorentina Anna Maria Ichino che salvò decine di persone tra cui Carlo Levi ed Umberto Saba

Firenze intitolerà una strada a Carlo Levi, medico, pittore, membro del Comitato di Liberazione, che in piazza Pitti, durante l’occupazione nazista, ha scritto uno dei capolavori del ‘900: “Cristo si è fermato a Eboli”.
La proposta è stata presentata dal consigliere PD Nicola Armentano che ha avanzato anche l’idea di una serie di incontri fra le quattro città legate a Carlo Levi: Torino dove è nato, Alassio dove aveva la casa familiare, Firenze dove ha scritto “Cristo si è fermato a Eboli” e dove ha diretto “La Nazione del Popolo”, organo del Comitato di Liberazione, e Aliano dove è stato confinato e sepolto. “Ogni anno una di queste città metterà in luce un aspetto della lezione politica, artistica e letteraria di Carlo Levi, a cui Firenze – ha aggiunto Nicola Armentano – intitolerà presto una strada. L’iniziativa l’ho promossa attraverso una mozione in Commissione cultura già esaminata e votata con l’appoggio di tutto il Partito Democratico”.
All’incontro hanno partecipato anche Luigi De Lorenzo, Sindaco di Aliano, Antonio Colaiacovo, Presidente del Parco letterario Carlo Levi, Adriano Rigoli, Presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e Marco Capaccioli, Vice Presidente Associazione Nazionale Case della Memoria.
Carlo Levi alloggiò, a Firenze, in casa di Anna Maria Ichino, che ha rischiato la vita per salvare quella dell’intellettuale torinese, Levi ha scritto il diario del confino ad Aliano, cioè “Cristo si è fermato a Eboli”, le cui prime pagine sono state pubblicate, a Firenze, su “Il Ponte” di Piero Calamandrei.
Ad Anna Maria Ichino verrà intitolata una via ad Aliano, come annunciato da Antonio Colaiacovo, Presidente del Parco letterario Carlo Levi. La donna fiorentina che ospitò Carlo Levi in piazza Pitti ha battuto a macchina, pagina dopo pagina, “Cristo si è fermato a Eboli”.
Dal 1938 al 1944 la donna fiorentina ha salvato e protetto decine e decine di persone, tutte antifasciste e, tra queste, Carlo Levi ed Umberto Saba.
Ad Aliano, in particolare, e in altri centri lucani, il regista Giovanni Brancale, che vive e lavora a Firenze, ha girato il film “Le terre rosse”, di cui è stata presentata un anteprima nei giorni scorsi. Il montaggio del film, ispirato al romanzo “Il rinnegato”, è in fase di ultimazione.
Aliano, che ha poco meno di mille abitanti, ha saputo organizzare, nel corso degli ultimi venti anni, un patrimonio storico e culturale rilevante con il Mua (Musei di Aliano) che conta ben otto musei a cominciare dalla casa del confino di Carlo Levi per proseguire con la pinacoteca a lui dedicata che custodisce 23 opere su tela e sette litografie per finire con la mostra permanente del modernissimo pittore newyorchese Paul Russotto.
“Aliano è un centro piccolo, che soffre anche il calo demografico. Da Firenze – ha concluso il consigliere PD Nicola Armentano – rilanciamo la candidatura del centro della Basilicata quale capitale della cultura italiana. Si tratta di uno dei tanti piccoli comuni, in territori diffusi, che possono però ambire ad un riconoscimento nazionale”.

Salvare la memoria. Giulio Prunai dalla guerra all'alluvione Firenze, martedì 15 novembre

Salvare la memoria. Giulio Prunai dalla guerra all'alluvione
Firenze, martedì 15 novembre

Il 15 novembre 2016 ore 16 presso la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana (via de Ginori 7 Firenze) "Salvare la memoria. Giulio Prunai dalla guerra all'alluvione".

Nell'occasione sarà anche presentato l'Accordo per la Valorizzazione del patrimonio archivistico, il coordinamento degliinterventi e della tutela in materia di archivi e biblioteche sottoscritto tra Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica.
Tale Accordo vedrà, tra le istituzioni direttamente coinvolte, anche la Fondazione Primo Conti.16.11.15 PrimoCOnti



Visita guidata sulle tracce dei Santi

Visita guidata sulle tracce dei Santi
Il 13 novembre a Saluzzo (CN)

Nel mese che esordisce con la festa di Ognissanti, CoopCulture propone un percorso di visita sulle tracce di San Chiaffredo, San Costanzo - Patroni della Diocesi di Saluzzo – e di altri Santi del Marchesato.

Domenica 13 novembre alle ore 15.00 prenderà il via una visita guidata nel centro storico e in Castiglia, toccando i principali punti di interesse artistico e architettonico della visita classica "Saluzzo una storia lunga 400 anni" – piazzetta dei Mondagli, la Chiesa di San Giovanni, Casa Cavassa, il Palazzo delle Arti Liberali, l'Antico Palazzo Comunale - ma "sulle tracce dei Santi del Marchesato".

Tracce pittoriche, opere di Hans Clemer, piloni votivi e affreschi verranno messi in luce e descritti dalla guida che condurrà i visitatori da piazza Risorgimento 1, luogo di ritrovo, al Museo della Civiltà Cavalleresca in Castiglia, dove avverrà l'ultima parte della visita.

Il ritrovo è all'Ufficio Turistico IAT in piazza Risorgimento, 1 alle ore 15.00.

Il costo della visita è di 5 euro a persona, gratuita per i ragazzi con meno di 12 anni accompagnati.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere all'Ufficio Turistico IAT, aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, in Piazza Risorgimento, 1 – 12037 Saluzzo (CN), oppure telefonare al numero verde 800392789, o inviare un'email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

I corsi, le news e gli eventi che Casa Artusi riserva per te!

I corsi, le news e gli eventi di Casa Artusi 

Dai corsi di pasticceria alle cene a tema, dalle letture in biblioteca alla partnership con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
Tutte le iniziative di Casa Artusi qui 

A Vaiano la celebrazione con il Rito romano antico

Una messa in latino all’abbazia di San Salvatore
A Vaiano (PO) la celebrazione con il Rito romano antico

vaianoVaiano, 7 novembre 2016 - Una Messa suggestiva in occasione della Festa di San Salvatore a Vaiano, titolare dell’antica abbazia benedettina-vallombrosana di Vaiano (PO). Nella chiesa dell’abbazia di San Salvatore, domenica 13 novembre (ore 11.30), per il nono anno consecutivo, si terrà una Santa Messa in Rito Romano antico in latino, il cosiddetto Rito Damaso-Gregoriano, secondo la revisione del 1962 promossa dal Papa San Giovanni XXIII all'apertura del Concilio Vaticano II.
Quest'anno, la Santa Messa sarà celebrata per la prima volta dal proposto di Vaiano don Marco Locati, con l'assistenza del canonico don Enrico Bini, parroco della chiesa dello Spirito Santo a Prato. Nel corso della celebrazione saranno eseguite musiche del compositore pratese Domenico Zipoli (1688-1726) e di Johann Pachelbel (1653-1706). Alla fine della celebrazione, chi vorrà potra unirsi alla venerazione della reliquia del crocifisso miracoloso di Beirut conservata per secoli dai monaci vallombrosani di Vaiano.
Sono quattro le Chiese della diocesi di Prato in cui si celebra regolarmente la Santa Messa in rito antico in latino, in seguito al Motu Proprio "Summorum Pontificum" del 2007: la chiesa dello Spirito Santo a Prato (piazza del Collegio), ogni domenica e festa di precetto alle 17; la chiesa di Santa Cristina a Pimonte, ogni domenica alle 10; la chiesa di San Martino a Paperino la prima domenica del mese alle 16 e ogni giovedì alle 7.30; la chiesa del Sacro Cuore a Prato (Via Benincasa), ogni primo venerdì del mese alle 21.
L’iniziativa è promossa dalla Propositura della Badia di San Salvatore Vaiano, dal Museo della Badia di Vaiano, inserito nell’Associazione Nazionale Case delle Memoria come abitazione di Agnolo Firenzuola, e dall’associazione pro Museo della Badia di Vaiano.
Per informazioni: 328.6938733, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Relazione del Vicepresidente dell’associazione Casa Gramsci, Gian Luigi Deiana Casa Gramsci di Ghilarza (Or)

Relazione del Vicepresidente dell’associazione Casa Gramsci, Gian Luigi Deiana
Casa Gramsci di Ghilarza (Or)


Pubblichiamo di seguito la relazione del Vicepresidente dell’associazione Casa Gramsci, Gian Luigi Deiana, che ha partecipato a #Cagliari il 21 ottobre scorso in rappresentanza dell'Associazione alla riunione della Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane:

La proiezione del museo sul territorio, con la necessità interpretativa che ne deriva, impone una apertura di campo rispetto a cui la nozione generale di "sviluppo sostenibile" si scontra con il suo limite, con la presupposizione di una linearità storica frantumata dalla nuova fisionomia dei territori e della perifericità nel mondo globale. Così come la parabola storica dello “sviluppo” ha reso necessaria la riflessione sulla sostenibilità, allo stesso modo oggi l'idea di sviluppo 'sostenibile' si trova a doversi confrontare anche con le parti crescenti di territorio e di storia sacrificate sia dallo sviluppo che dalla sostenibilità, e precipitate nel dissolvimento antropico e nell'oblio sociale. Questa condizione estrema, e tuttavia oltremodo estesa, rende ancora più evidente la giustezza della prospettiva di una territorializzazione della funzione museale, l'urgenza di definire adeguati protocolli, adeguate professionalità e adeguate complementarietà professionali in grado di affrontare le problematiche degli abitati abbandonati, delle aree depresse, delle zone minerarie e delle aree deindustrializzate urbane e rurali. delle presenze migranti e soprattutto delle aree in tracollo demografico.


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